Investire nell’arte e nella cultura: libri e stampe ingiallite dalla storia che diventano veri e propri oggetti di culto ma talvolta rappresentano una ottima occasione a livello economico. E il mercato lo sta a testimoniare con una ripresa di tutto il settore che attira sempre di più anche i giovani. Il meglio “dell’antiquariato” del libro e della stampa antica fa tappa oggi e domani a Città di Castello per un week-end alla ricerca delle eccellenze del settore tipografico.
In una reggia del Rinascimento, Palazzo Vitelli a Sant’ Egidio che si affaccia su un giardino di rara bellezza, fino a Domenica 1 Settembre, la XXIV° edizione della Mostra Mercato del Libro e della Stampa Antica propone in vetrina ed in vendita opere di grande pregio che attraversano i secoli. Organizzata dall’Associazione Palazzo Vitelli a sant’Egidio, con il supporto dell’Amministrazione comunale e della Regione Umbria, è questa ventiquattresima una edizione di straordinario interesse culturale. Partecipano 40 espositori italiani distribuiti in 35 stand, provenienti da diverse regioni e città, Varese, Milano, Padova, Genova, Albenga, Bologna, Pesaro, Perugia, Firenze, Ancona, Urbino ed altre località del Paese. Questi affidabili professionisti di settore propongono opere garantite di pregio e rare come manoscritti miniati, cinquecentine ed altro fino al XXI secolo.
Di notevole interesse il settore dell’incisione con cartografia, vedutistica e grafica d’autore antica e moderna. Andare a caccia del pezzo raro o scoprire la riproduzione di un’opera perduta fa parte del fascino di questa esposizione, che chiama a raccolta in Umbria il meglio del mercato del libro cartaceo e della bibliofilia nazionale. Anche se la tecnologia digitale incalza e conquista anno dopo anno terreno, il libro di carta sta ritagliandosi una sua platea e anzi è oggetto di fenomeni quasi di culto e di un collezionismo molto competitivo.
Girando fra gli stand ci si può imbattere in autentici pezzi rari, libri, stampe, incisioni, grafiche che non passano certo inosservati anche se non si è esperti o addetti ai lavori, come un libro di preghiere fiammingo della metà del “quattrocento” che ha come caratteristica il fatto di avere sedici bordure dipinte di tutti i colori come se gli oggetti, fiori, uccelli e insetti siano caduti sul foglio. Il prezzo?: circa 22mila euro. E poi ancora un libro della fine del “trecento” particolarmente raro, con tre miniature, con un “Cristo in trono”, in condizioni accettabili con la sua legatura originale e restaurata: ancora ben decorato e raffinato. Il prezzo?: raggiunge i 25mila euro. Da uno stand all’altro poi spunta la prima edizione de “Il Gattopardo”, che deve avere con sé il segnalibro e poi ancora litografie francesi dell’800 che racchiudono orologi funzionanti a tutti gli effetti grazie a meccanismi al loro interno.
Fra i pezzi originali in mostra anche due litografie dell’800 francese dove sono stati inseriti due orologi funzionanti grazie ad un meccanismo al loro interno: “sono oggetti belli a vedersi decorativi ma anche funzionanti, hanno questa curiosità”, precisa l’espositore che li presenta con un certo orgoglio.
Quello di Città di Castello è di fatto il primo appuntamento di rilievo internazionale del mercato bibliofilo di testi antichi, in cui si rileva un leggero sintomo di ripresa anche grazie all’interesse di coloro che considerano queste opere rare su carta, autentici beni “rifugio” su cui investire. Il Distretto industriale nel settore Grafica e Cartotecnica, nella città rinascimentale per eccellenza (che ha dato i natali però anche ad uno dei più grandi artisti di arte contemporanea, Alberto Burri) ha una lunga tradizione di artigiani tipografi che nasce nella prima metà del XVI secolo a cura di ambulanti e nel 1799 con la Tipografia Grifani Donati, attualmente proprietà di un discendente dei fondatori e museo vivente della stampa con macchinari d’epoca.
Uno dei settori che realizzano in aste e presso librai antiquari specializzati, un consistente interesse è il settore scientifico a cui è dedicata una serie di iniziative collaterali che richiamano l’interesse di appassionati della materia. Quest’anno oltre a presentazioni con conferenza di opere librarie, sono state allestite originale esposizioni riguardanti opere originali di soggetto scientifico. Le opere di ISAAC NEWTON: “PHILOSOPHIAE NATURALIS PRINCIPIA MATHEMATICA”, ARITHEMETICA UNIVERSALIS, OPTICKS/OPTICE, insieme agli “Elementi” di Euclide ed al “TRAITE’ de CHIMIE” di Lavoisier, che formano la base della scienza moderna.
Tali opere di una collezione privata possono essere ammirate nel percorso espositivo della mostra stessa. Le attività a latere, che da sempre rendono la manifestazione di interesse nazionale, sono rappresentate da una serie di originali conferenze a partire dalla Presentazione e conferenza dell’opera: “Politica, economia, società nell’alta valle del tevere: Sansepolcro, Città di Castello, Sestino (Secoli XV-XVI)”, a cura di don Andrea Czortek e Matteo Martelli. Introduzione e coordinamento: Fabio Nisi. Leo S. Olschki Editore, per i tipi dello Stabilimento Tipografico “Pliniana”. Il volume raccoglie gli atti di un convegno che si tenne nei tre centri altotiberini nell’anno 2021. Avrebbe dovuto tenersi nel 2020, in occasione dei 500 anni dalla istituzione della diocesi di Sansepolcro e del passaggio di Sestino dal Ducato di Montefeltro alla Repubblica di Firenze, ma la pandemia di Covid-19 rese necessario lo spostamento di un anno. Quel convegno fu frutto di una intensa collaborazione fra i tre Comuni interessati e le due Deputazioni di Storia Patria della Toscana e dell’Umbria.
E poi ancora, conferenza ed esposizione di immagini documentazionali: “Lo sguardo di Cipriano Piccolpasso” sull’Umbria del cinquecento con riferimento al codice manoscritto della biblioteca Augusta di Perugia di recente restauro. Restauro eseguito da “Memorie di carta” di Città di Castello. A cura di Paolo Renzi, Responsabile fondo antico Biblioteca Augusta di Perugia e Stefano Mastriforti titolare Laboratorio Restauro. Coordinamento Giancarlo Mezzetti. Il manoscritto perugino si presentava, sotto forma di carte sciolte privo di una legatura e di una coperta per cui, ultimati gli interventi di consolidamento delle carte si è deciso di mantenere la conservazione a carte sciolte all’interno di un contenitore realizzato su misura. Tra le cittadine descritte e rappresentate con bellissime mappe, piante e vedute a volo di uccello troviamo le principali località dell’attuale Umbria ma anche delle regioni limitrofe, all’epoca sotto la giurisdizione perugina, quali Visso, Rieti, Sassoferrato….
Una sezione è dedicata anche a Città di Castello, con una bella veduta che piuttosto che rappresentare fedelmente la cittadina altotiberina, riflette perfettamente la funzione del lavoro del Piccolpasso, quella di esaminare le capacità difensive delle città umbre. Si distinguono tuttavia il Duomo e le chiese di San Francesco e San Domenico e una continua cinta muraria. Il Laboratorio di restauro “Memorie di Carta” di Stefano Mastriforti ne ha curato il restauro su incarico del Comune di Perugia con fondi provenienti dall’Art Bonus nei mesi di marzo-maggio 2024. Fra le evidenze espositive originali da segnalare, a cura di, Enrico Paci, due rarissime opere di satira antifascista: “Il Barzellettiere dell’era Fascista” (raccolta di 322 barzellette sul fascismo pubblicate prima in fascicoli e nell’agosto del 1948 riunite in volume) e “La Romantica, Avventura del Pelato” entrambe provenienti dall’Archivio storico della libreria “Paci, la Tifernate” e della casa editrice “Il Solco” di Città di Castello.
Autentiche rarità, due volumi di satira anti-fascista che furono pubblicati subito dopo la caduta del regime dalla libreria editrice Paci “La Tifernate”, raccolta di barzellette sul fascismo pubblicate prima in fascicoli e nell’agosto del 1948 riunite in volume e romanzo farsa sulle vicende private del duce, rielaborato a partire dalle cronache riportate nei giornali dell’epoca. Una testimonianza di come anche attraverso i libri si è fatta la resistenza e la liberazione da un regime opprimente e liberticida. L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio che, coinvolgendo le scuole superiori del territorio, porterà alla digitalizzazione dei due volumi rendendoli disponibili in ebook. Oltre alla versione digitale saranno stampate alcune copie in anastatica e verrà presentato uno spettacolo dedicato alla resistenza attraverso i libri destinato sia alle scuole che alla cittadinanza.
Il progetto si chiama “Storie di Libri, Liberazione, Libertà!”. Inoltre a cura dell’autore del testo, Carlo Enrico Paciaroni, “L’antica strada del sale – Perugia – Ancona”, via di comunicazione strategica, dai Templari ai Cavalieri di Malta, con ricerche storiche fino al sec. XVIII riguardanti testimonianze e resti archeologici dei siti, spesso dimenticati, esistenti lungo il percorso. “Da molti anni la Mostra di Città di Castello fa parte degli appuntamenti che strutturano il mercato nazionale del libro antico, e copre un territorio altrimenti lontano dalle fiere ALAI del Nord Italia. Alcuni nostri soci sono storici espositori della manifestazione umbra, che per altro ha fama di essere ben organizzata, ospitale e sostenuta da un ricco contesto istituzionale. Nel mondo dei beni librari la cultura delle tutela è infatti importantissima, e noi librai ALAI siamo un anello fondamentale che permette di codificare questo settore”, ha dichiarato, Gabriele Maspero, Presidente ALAI (Associazione Librai Antiquari d’Italia), associazione fondata nel 1947, che raggruppa attualmente 101 librerie sparse su tutto il territorio nazionale.
“Le presenze sono di primo livello e non lasciano dubbi al fatto che anche quest’anno vedremo sorprendenti esemplari nascosti tra gli stand”, ha anticipato Giancarlo Mezzetti, responsabile scientifico e curatore della mostra, subito dopo il taglio del nastro alla presenza del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore al Commercio e al Turismo, Letizia Guerri, di Fabio Nisi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello e della Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, del vice-presidente dell’Assemblea Legislativa Regionale dell’Umbria, Michele Bettarelli, di rappresentanti istituzionali e autorità civili e militari e di numerosi appassionati e cultori del libro antico. “Da quasi 25 anni la Mostra di Città di Castello, insieme al libro, promuove la civiltà che lo ebbe al centro del suo sviluppo, il Rinascimento, dato che ne siamo la maggiore attestazione territoriale in una regione a impronta medievale prevalente”, ha spiegato Fabio Nisi, presidente dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.
“Quello di fine agosto ed inizio settembre a Città di Castello è uno degli appuntamenti di settore più attesi in Italia che abbiamo la fortuna di poter ospitare da quasi 25 anni e sul quale come amministrazione comunale continuiamo a investire con orgoglio”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri, ringraziando il presidente dell’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio Fabio Nisi e il curatore della mostra Giancarlo Mezzetti “per il presidio culturale e scientifico che da sempre assicurano e che è uno dei fattori di successo della manifestazione”. Per informazioni: Segreteria Mostra 3389779751 / 075 855 5757, Mail: libroanticocdc@gmail.com sito: www.mostralibroantico.it.
Programma Mostra:
PALAZZO VITELLI A SANT’EGIDIO
Sabato 31 Agosto, 9,00 – 19,30 – inaugurazione ufficiale
a seguire conferenze e presentazioni.
Domenica 1 Agosto, 9,00 – 19,00.