L’assessore al Bilancio Mariangeli risponde ad Arcaleni (Castello Cambia) su Dogre: “la gestione della concessione sta andando per il verso giusto”

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“La gestione da parte di Dogre della concessione per il canone unico patrimoniale, del canone per le pubbliche affissioni e del canone mercatale sta andando per il verso giusto, è stato fatto quanto era nella competenza dell’amministrazione comunale e anche i consiglieri comunali hanno fatto la loro parte: una sinergia che ci ha permesso di arrivare a un risultato positivo per i cittadini”.

E’ il commento con cui l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli ha preso posizione sulla situazione di Dogre, rispondendo all’interpellanza presentata dalla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che chiedeva di conoscere i dati riguardanti la gestione della società. Ricordando come Dogre avesse “decurtato il servizio di diverse ore lavorative, poi fortunatamente ripristinate a oltre 30, e soprattutto senza che i dipendenti fossero costretti a trasferirsi in altri comuni, grazie all’impegno che abbiamo profuso per supportarli”, la rappresentante della minoranza aveva evidenziato che “ora il servizio ha ripreso a funzionare in maniera molto più efficace ed efficiente”. “Qualche volta a osservare ed essere molto attenti alle questioni un piccolo risultato lo si ottiene, anche perché, lo ricordo, anche il responsabile dell’ufficio è cambiato e questo non è secondario”, aveva osservato Arcaleni, puntualizzando: “abbiamo ottenuto qualcosa di importante anche per il Comune, per i cittadini di questo comune, che si trovano appunto ad avere a che fare con questa tassa”. La consigliera di Castello Cambia aveva comunque chiesto conto della “gestione da parte di Dogre del numero considerevole di istanze di chiarimento, rettifica, annullamento, sopralluogo o di documentazione che sarebbero state inoltrate alla concessionaria tra il mese di novembre dello scorso anno ed i primi mesi del 2024, a mezzo Pec o mail, dai contribuenti oggetto di avvisi di accertamento notificati nel corso degli ultimi mesi del 2023, alle quali non sarebbe stato fornito riscontro”. L’assessore Mariangeli ha aggiornato l’assemblea sull’attività attuale di Dogre, che opera con uno sportello aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle ore 12.30, e il martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00, per un totale di 30 ore settimanali. I due dipendenti assegnarti alla sede di Città di Castello, oltre all’affissatore, fino al 30 giungo sono stati impiegati presso la sede per 25 ore settimanali ciascuno. Dal primo luglio, in seguito a un recente accordo intervenuto tra le parti, il tempo di impiego del personale dedicato presso la sede è stato innalzato a 34 ore per un dipendente e a 28 per un altro. L’assessore ha, quindi, riferito i contenuti dell’interlocuzione sulla questione tra l’amministrazione comunale e Dogre.

“Con nota dell’otto aprile del 2024 è stata inoltrata formale richiesta di chiarimenti a Dogre in merito ad un elenco di 53 istanze di chiarimento, rettifica, sopraluogo o similari trasmesse alla società stessa tra la seconda metà del mese di novembre 2023 e gennaio 2024 da contribuenti raggiunti da avvisi di accertamento nel corso degli ultimi mesi del 2023 e alle quali risultava in quella data non essere stata ancora data risposta”, ha spiegato l’assessore, indicando in circa 625 gli accertamenti effettuati a fine 2023. “Con nota del 18 aprile, Dogre ha inoltrato una prima risposta, rappresentando di aver provveduto a riscontrare per Pec, tra il 10 ed il 15 aprile, tutte le istanze elencate ad eccezione di 8 per le quali veniva evidenziata la necessità di ulteriori verifiche, poi compiute, e di un’altra a proposito della quale il contribuente non aveva permesso di effettuare un ulteriore sopralluogo necessario per il riscontro delle misurazioni contestate”, ha puntualizzato Mariangeli, segnalando che in questa fase erano stati 4 i provvedimenti annullati, 3 quelli rettificati, mentre erano stati confermati tutti gli altri.

“Anche a fronte delle rimostranze ricevute direttamente, l’amministrazione comunale nel giugno successivo ha formalizzato a Dogre alcuni rilievi – ha chiarito l’amministratore – raccomandando una maggiore attenzione nel garantire al contribuente, in particolare quando raggiunto da avvisi di accertamento, tutte le necessarie informazioni e riscontri, in primis attraverso lo sportello di front-office e, successivamente, ove necessario, attraverso rapidi e compiuti riscontri scritti”. A riscontro di quanto fatto presente dall’ente, Dogre ha successivamente comunicato di essersi attivata per fornire maggior supporto alla filiale tifernate, arrivando a rispondere in tempi brevissimi, praticamente in giornata, alle richieste che pervengono. Nel contempo è stato avviato profondo restyling delia pagina web dedicata al Comune di Città di Castello, dove è stata implementata la modulistica a disposizione dei cittadini, è stato pubblicato un vademecum sul canone unico patrimoniale e sul canone mercatale, è stato inserito un chatbot per facilitare la trasparenza nei rapporti con i soggetti interessati e la diffusione della conoscenza delle norme e una sezione per la customer satisfaction”. “Questa amministrazione – ha affermato Mariangeli – sarà molto attenta in futuro a verificare il rispetto dei chiari impegni di Dogre, riservandosi l’adozione puntuale dei provvedimenti previsti dai documenti contrattuali in caso di inadempienza”. L’assessore ha, quindi, reso noto che gli atti di accertamento emessi da Dogre nel corso del primo semestre del 2024 (notificati a giugno) ammontano ad 28.873 euro per l’occupazione del suolo pubblico, e a 11.854 euro per quelli inerenti l’esposizione pubblicitaria. “Finalmente assessore una risposta che mi conforta per molti degli aspetti che ho sollevato, anche caparbiamente”, ha replicato la consigliera Arcaleni. “Se avessimo minimizzato tutti rispetto ai problemi che sono stati ammessi anche dalla ditta, questa situazione non l’avremmo potuta risolvere, quindi sono anche abbastanza soddisfatta”, ha aggiunto, osservando che “le 53 istanze alle quali l’azienda non aveva risposto erano di esercenti, imprese e altri operatori del territorio che avevano comunque visto ledere i propri diritti, non avendo avuto alcuna risposta”. “Quei 625 accertamenti fatti in maniera selvaggia tra novembre e dicembre 2023, come rilevavamo durante le nostre discussioni, dei problemi li ponevano perché altrimenti non sarebbero stati annullati in gran parte o modificati”, ha detto Arcaleni, che ha riconosciuto “la correttezza della risposta che il Comune ha saputo dare rispetto all’operato di Dogre” e ha giudicato positivamente i miglioramenti introdotti dall’azienda.

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