Anche quest’anno a San Secondo, come ogni 1 novembre, si è tenuta la cerimonia di commemorazione dei caduti civili e militari di tutte le guerre

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Anche quest’anno a San Secondo, come ogni 1 novembre, si è tenuta la cerimonia di commemorazione dei caduti civili e militari di tutte le guerre.
Una cerimonia che ogni anno cresce e che vede sempre più partecipazione e sempre più coinvolgimento da parte dei cittadini, delle autorità e delle associazioni . Uno sguardo al passato per ricordarci di fare memoria di quanto accaduto affinché non si ripeta mai più. Il nostro paese gode della pace ma così non è purtroppo nel resto del mondo. Ad oggi risultano attivi ben 56 conflitti, il numero più alto mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Questo dato è allarmante e, oggi più che è mai, è necessario che ci sia la consapevolezza del valore della pace .
Per questo, da alcuni anni, si è scelto di rendere i bambini protagonisti della manifestazione. Un grazie speciale ai bambini, alle insegnanti e alla dirigente della scuola primaria “La Vecchia Stazione” di San Secondo che, con poesie, canti e racconti storici del tempo sono stati protagonista della cerimonia.
Grazie anche ai ragazzi della Scuola secondaria “Alighieri-Pascoli” e a Matteo Mazzoni e Giulio Giuliani dell’Istituto Franchetti Salviani che hanno commosso tutti i presenti con le loro riflessioni ed emozioni nate dopo la loro visita alla mostra “Schiavi di Hitler”(tenutasi nel mese di ottobre a Città di Castello)
Un grazie speciale va al Sindaco di Città di Castello, alla Filarmonica Puccini guidata dal Maestro NolitoBambini, ad Ursula Masciarri vice presidente Istituto Gabriotti, al Comando Militare Umbria nella persona del Ten. Colonnello Roberto Pretolani, in rappresentanza del Colonnello Stefano Silvestrini, al Presidente del CONI Umbria Domenico Ignozza, ai rappresentanti delle forze dell’ordine,  delle associazioni civili, religiose e a tutta la popolazione.
Grati per la riuscita della manifestazione, l’appuntamento è per il prossimo anno confidando che la pace possa tornare dove ora regna solo guerra e distruzione.

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