La “bibbia” di Aldo Cazzullo e Moni Ovadia ha fatto il pieno di spettatori ed incantato il pubblico ieri sera al Teatro degli Illuminati gremito in ogni ordine di posti. I due straordinari interpreti de, “Il romanzo della bibbia”, unica tappa umbra del 2024, affiancati dalla bravissima artista e musicista, Giovanna Famulari, poliedrica nell’alternarsi agli strumenti, hanno concluso lo spettacolo accompagnato da lunghissimi applausi e ringraziato la città per l’accoglienza e il pubblico per l’affetto ed il calore dimostrato.
La “bibbia” di Aldo Cazzullo e Moni Ovadia ha fatto il pieno di spettatori ed incantato il pubblico ieri sera al Teatro degli Illuminati gremito in ogni ordine di posti. I due straordinari interpreti de “Il romanzo della bibbia”, unica tappa umbra del 2024, affiancati dalla bravissima artista e musicista, Giovanna Famulari, poliedrica nell’alternarsi agli strumenti, hanno concluso lo spettacolo accompagnato da lunghissimi applausi e ringraziato la città per l’accoglienza e il pubblico per l’affetto ed il calore dimostrato. Un progetto artistico-culturale vincente promosso dal comune di Città di Castello e Cooperativa “Il Poliedro”, in collaborazione con sponsor che ne hanno consentito la realizzazione. Una storia narrata a due voci quella del giornalista-scrittore e autore televisivo di programmi di successo, Aldo Cazzullo che ha raccontato e l’attore, regista e musicista, Moni Ovadia che lo ha accompagnato con letture, interventi e canti nel ruolo di Dio. Le musiche, dal sacro al contemporaneo, sono a cura di Giovanna Famulari, artista e musicista eclettica. Video, Elisa Salvi, disegni sulla sabbia di Gabriella Compagnone, audio e luci di Stefano delle Piane e Andrea Garibaldi: Corvino Produzioni e Centro Teatrale Bresciano. Il racconto ha toccato alcuni degli episodi e dei personaggi più noti dell’Antico Testamento: dalla Creazione a Sodoma e Gomorra, da Adamo ed Eva all’Arca di Noè, da Abramo fino alla profezia di Isaia che preannuncia e lascia intravedere l’arrivo del Messia. C’è una cosa che rimane sempre uguale: la trama. Il sugo di tutta la storia. Il romanzo della Bibbia. La grande vicenda degli uomini vissuti sotto lo sguardo di Dio, da Adamo fino ai nostri padri, le origini della nostra cultura. Sullo sfondo le spettacolari testimonianze che queste storie hanno lasciato nelle arti visive, vere fonti di ispirazione nei secoli dei più grandi artisti. “E’ stata una emozione portare in Umbria, a Città di Castello, bellissima città come la mia Alba, città dove si respira storia e arte che attraversa i secoli dal Rinascimento ad Alberto Burri, la città di Monica Bellucci, delle eccellenze come il prelibato tartufo, lo spettacolo il “Dio dei Nostri Padri”, per raccontare le storie della Bibbia e la storia dei nostri padri e delle nostre famiglie. Nella bibbia ci sono le radici della nostra fede e della nostra cultura”, ha dichiarato Aldo Cazzullo al termine della applaudita performance conclusa con il firma copie del libro, in testa alle classifiche, che ha ispirato lo spettacolo. “Io non sono credente – ha precisato Moni Ovadia che ha interpretato in maniera superlativa “Dio” – ma in questa lettura che ha fatto Aldo Cazzullo mi sono ritrovato, mi ha coinvolto”. In platea, accanto al sindaco Luca Secondi e alla Presidente di “Poliedro”, Alessandra Garavani, che hanno ringraziato gli sponsor che per aver consentito la realizzazione del progetto culturale e teatrale, il vescovo, Luciano Paolucci Bedini, i parlamentari, Catia Polidori e Walter Verini. “Una iniziativa di grande valore culturale. Non è la prima volta che Aldo Cazzullo insieme a Moni Ovadia e altri artisti presenta nella nostra città, libri o eventi teatrali, sempre di straordinario interesse. Questo progetto teatrale di grande successo in tutta Italia è stato particolarmente apprezzato anche dal pubblico tifernate e non solo”, hanno dichiarato il sindaco, e la Presidente di “Poliedro”.