Il sindaco Secondi replica alla consigliera Arcaleni sul Piano dell’Offerta Formativa dell’Umbria per il 2025-2026: “Abbiamo scritto alla Regione per difendere il nostro territorio: l’opportunità della lettera è stata valutata in anticipo con la presidente Proietti ed è stata scritta in accordo con la dirigente scolastica del Liceo Plinio il Giovane. Per adombrare contrapposizioni politiche inesistenti, Arcaleni dimostra di non essere in linea con le istanze del mondo della scuola tifernate”
“Non abbiamo scritto alla Regione per fare polemica, ma per rivendicare il punto e difendere il territorio su una programmazione dell’offerta formativa in Umbria per l’anno scolastico 2025-2026 i cui contenuti sono strategici per Città di Castello e per un’amministrazione comunale, come la nostra, che sarà sempre al fianco delle rivendicazioni del mondo della scuola. In un tentativo incomprensibile di adombrare contrapposizioni politiche che non esistono, tanto meno con la presidente Stefania Proietti con cui ho valutato l’opportunità della redazione della lettera in un confronto cordiale che ho avuto personalmente, la consigliera Emanuela Arcaleni, che pure è stata candidata a sostegno della stessa governatrice dell’Umbria, dimostra, invece, di non essere per nulla allineata alle istanze del mondo scolastico tifernate. La comunicazione che abbiamo inviato alla Regione, infatti, è stata concordata con la dirigente scolastica del Liceo Plinio il Giovane Marta Boriosi”. Il sindaco Luca Secondi replica così alla presa di posizione della rappresentante tifernate di Castello Cambia e del Movimento 5 Stelle in merito alla recente deliberazione del Piano dell’offerta formativa 2025-2026 da parte della giunta regionale umbra. “Sull’offerta formativa Città di Castello si è sempre mossa nel rispetto delle regole, ragionando a garanzia dell’equilibrio territoriale e accettando i pareri dell’Ufficio Scolastico Regionale”, ricorda Secondi, che rimarca: “A Città di Castello non interessano scorciatoie, ma un investimento convinto nell’offerta formativa del territorio. Sappiamo che il Liceo Sportivo è a Foligno ed è stato assegnato a Gubbio con una procedura in deroga: quest’ultima che è stata concessa a Umbertide non è che un’ulteriore deroga”. Per il sindaco, però, è necessario precisare anche che “Città di Castello, comunque, ha già un indirizzo sportivo, quello di Amministrazione Finanza e Marketing con articolazione Tecnico-Sportiva del Polo Franchetti Salviani”. “Quando fa riferimento a un territorio che non sa rispecchiare la sua vocazione sportiva nella scuola, Arcaleni, quindi, scatta una fotografia inesatta e incompleta dell’offerta formativa della città, non sapendo o facendo finta di non sapere”, conclude Secondi.