L’amministrazione comunale fornirà annualmente a Farmacie Tifernati, previo monitoraggio dell’andamento prospettico del risultato di gestione e nel rispetto del proprio regolamento interno, gli indirizzi finalizzati a sostenere con ulteriori risorse gli organismi e le associazioni che si occupano di problematiche delle fasce deboli della popolazione, dall’infanzia alle persone con disabilità, fino agli anziani. E’ quanto ha stabilito il consiglio comunale, approvando a maggioranza, con i 13 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e le astensioni di Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, Lega, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco, FDI e Massimo Minciotti (PD) la mozione presentata dai consiglieri Fabio Bellucci e Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco). Nella stessa seduta, l’assemblea ha respinto a maggioranza, con 11 voti contrari di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, due favorevoli di Castello Cambia e Gruppo Misto-Azione, sette astensioni di Lega, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco, FDI, Luciano Bacchetta (PSI), Alessandra Forini e Massimo Minciotti (PD), la mozione della capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni che chiedeva di destinare gli utili di Farmacie Tifernati per abbattere i costi dei prodotti per l’infanzia. L’esponente della minoranza aveva proposto di rinunciare al versamento degli utili annuali delle Farmacie, in tutto o in parte, per adottare scontistiche che permettessero di abbattere l’Iva sul costo dei prodotti per l’infanzia. La mozione chiedeva inoltre di individuare i destinatari della scontistica anche con un eventuale bando pubblico basato sull’ISEE e di interessare l’Anci per favorire un confronto in sede parlamentare finalizzato alla totale detassazione dei prodotti per l’infanzia. La consigliera Arcaleni aveva illustrato la propria proposta indicando l’obiettivo di “supportare le famiglie con bambini, le giovani coppie in particolare”. “Gli utili di Farmacie Tifernati, anziché finire nelle casse del Comune, potrebbero servire a prevedere un pacchetto di scontistica finalizzato ad abbattere l’incidenza dell’Iva all’interno del costo finale su prodotti come pannolini e prodotti alimentari per l’infanzia”, aveva proposto la rappresentante di Castello Cambia. “Sarebbe un segnale concreto di vicinanza alle nostre famiglie”, aveva evidenziato ancora, indicando come il calo demografico della popolazione riflettesse anche le difficoltà delle giovani coppie a fronteggiare i costi legati a un bambino. Arcaleni aveva, quindi, ravvisato che la mozione dei consiglieri Bellucci e Sabba non aggiungesse nulla di sostanziale, dato che “un regolamento che indirizza le farmacie comunali ad andare in aiuto agli organismi e alle associazioni che si occupano delle problematiche delle fasce deboli c’è già”. “Capisco l’intenzione di implementare questi sostegni – aveva aggiunto la consigliera – ma mi sembra anche un’ingerenza non indifferente che dall’amministrazione comunale possa venire un’indicazione cogente sulle associazioni o sulle problematiche su cui intervenire”. Il consigliere Bellucci si era detto in disaccordo con il dispositivo della mozione della consigliera Arcaleni, affermando: “non ci può essere relazione tra la scontistica sui prodotti per l’infanzia e l’incremento demografico”. L’esponente della maggioranza aveva, quindi, presentato, la propria mozione sottolineando l’intenzione di mettere a frutto le risorse a disposizione delle Farmacie Tifernati. Nel far riferimento all’andamento positivo dei risultati economici della società partecipata dal Comune, “che nell’ultimo bilancio ha evidenziato un utile di circa 311.000 euro, frutto sicuramente di una sana gestione economico-amministrativa, di un’oculata gestione delle spese e del buon lavoro di tutti gli operatori”, Bellucci aveva giudicato “opportuno dare ulteriore impulso all’azione finora rivolta alla comunità con concessioni gratuite di vari defibrillatori, servizi gratuiti per i cittadini inerenti all’attività farmaceutica, come il controllo dell’udito e la consegna gratuita dei farmaci a domicilio per tutte le categorie aventi diritto”. Nel parlare di “due mozioni condivisibili per lo spirito delle proposte”, il sindaco Luca Secondi aveva rilevato criticità riguardanti l’effettiva efficacia della proposta della consigliera Arcaleni. “Attraverso un confronto con Farmacie Tifernati – ha detto – ho avuto modo di comprendere che, pur ribassando i prezzi, e quindi inficiando le entrate della società, non avremmo comunque la capacità di incidere sulle dinamiche di mercato: il ribasso che noi potremmo fare su certi prodotti per l’infanzia non potrebbe essere comunque tale da renderci attrattivi sul mercato rispetto alla grande distribuzione, quindi non otterremo quel fattore positivo che si propone la mozione. In sostanza – ha puntualizzato Secondi – daremmo un segnale sì politico, ma non daremmo una risposta concreta, effettiva”. Il primo cittadino aveva invece ravvisato che la mozione dei consiglieri Sabba e Bellucci offrisse “una visione finalizzata a intervenire in maniera circoscritta sulle fragilità, magari dell’ambito sociale, e quindi sulle difficoltà che sono tipiche anche delle famiglie: cosa che si sta già facendo, ma che si può implementare”. “Ritengo pertanto più utile – ha aggiunto il sindaco – intervenire sulle fragilità della comunità con le risorse disponibili di Farmacie Tifernati, accelerando o decelerando in base all’andamento del bilancio, facendo riferimento a regolamento della società che esiste già e definisce come poter investire, piuttosto che inventarci un meccanismo e quant’altro ne conseguirebbe per utilizzare utili che come tali vengono tassati”. Nell’osservare che “entrambe le mozioni hanno l’obiettivo di sostenere i cittadini, di sostenere le famiglie”, il capogruppo della Lega Valerio Mancini aveva accolto favorevolmente “l’obiettivo di incentivare le nascite di fronte ai dati drammatici del cosiddetto inverno demografico” della mozione della consigliera Arcaleni, evidenziando che “dire che le farmacie comunali sostengono la natalità della nostra comunità sarebbe una grande operazione di marketing”. Il consigliere aveva, invece, espresso perplessità su un aspetto della proposta firmata da Bellucci e Sabba. “Perché per aiutare un individuo, la persona, dobbiamo passare per forza per l’associazione?”, si era chiesto il consigliere. Nel far presente l’apprezzamento per le due mozioni, la consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) aveva colto l’occasione per rivolgere “un plauso alle Farmacie Tifernati, che hanno sempre sostenuto i bisogni essenziali che potevano provenire dal Comune”. “Nella mozione della consigliera Arcaleni – aveva osservato – ci potrebbe essere veramente un qualcosa in più: i prodotti per l’infanzia delle farmacie comunali potrebbero comunque avere anche una qualità diversa o superiore rispetto ad altri, quindi sarebbe una cosa sulla quale ragionare”. La consigliera di minoranza aveva poi evidenziato di non comprendere la necessità di “dare linee di indirizzo alle Farmacie Tifernati su come utilizzare i fondi a disposizione, perché le situazioni cambiano in base ai bisogni e alle necessità del territorio, non sono sempre le stesse”. Apprezzamento per le due mozioni era stato espresso anche dalla capogruppo di FDI Elda Rossi, che aveva sottolineato la particolare condivisione di “ciò che può rappresentare un sostegno all’incremento delle nascite e alle famiglie”. Anche a nome degli altri gruppi di Centrodestra, l’esponente della minoranza aveva proposto di portare il confronto sulle mozioni stesse nella commissione consiliare deputata “per arrivare ad approvare un dispositivo congiunto, capace di dare un effettivo aiuto alla nostra comunità e alle nostre famiglie”. Il capogruppo del PD Gionata Gatticchi aveva portato la propria esperienza familiare personale per segnalare di non essere mai andato ad acquistare prodotti per l’infanzia in farmacia a causa del costo superiore rispetto ai supermercati. “La proposta della consigliera Arcaleni – aveva sostenuto – sarebbe corretta se posta in sede parlamentare per l’abbattimento dell’IVA”. “Noi però come consiglio comunale non lo possiamo fare, perché serve una proposta di legge”. “Credo sia corretto far riferimento alle fasce deboli della popolazione come area di intervento, perché permette non solo si intervenire nei confronti dell’infanzia, ma anche dei portatori di handicap, degli anziani, insomma di far fronte a un ventaglio più ampio di difficoltà che emergono dal territorio”, aveva sottolineato Gatticchi, concludendo: “E’ importante che il Comune intervenga attraverso tutti gli strumenti disponibili per abbattere quanto più possibile le disuguaglianze”. Nel premettere di “condividere in pieno lo spirito delle due mozioni e l’obiettivo di incrementare i sostegni alle fasce deboli e anche la natalità”, il capogruppo di FI Tommaso Campagni aveva motivato la propria astensione con la convinzione che “un approfondimento in commissione avrebbe permesso di chiarire alcuni punti dei dispostivi e di arrivare a un documento condiviso per dare un aiuto veramente concreto alla comunità”.
Destinare ulteriori risorse di Farmacie Tifernati a sostegno delle fragilità della popolazione di Città di Castello: il consiglio comunale approva la mozione dei consiglieri Bellucci e Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco)
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