“Un disastro annunciato quello della Sanità umbra, con i conti che affondano sotto il peso di un disavanzo mostruoso: 243 milioni e 500mila euro, accumulati dalle quattro aziende sanitarie regionale. Una voragine certificata da un advisor esterno, che ha confermato quanto ormai evidente a tutti: il sistema sanitario regionale è allo sbando, con servizi sempre più scadenti e cittadini costretti ad andare a curarsi in altre regioni con il crollo della mobilità attiva – ossia i pazienti da fuori regione che scelgono l’Umbria. Il disastro è certificato anche dalla progressiva perdita di posizioni nei livelli essenziali di assistenza e nella qualità dei servizi offerti. Un chiaro segnale di un sistema che non funziona più.
Dopo il disastro finanziario di Montefalco, con un buco di bilancio che ha fatto scuola a livello nazionale, l’ex presidente della regione, Donatella Tesei, ha lasciato la sua firma anche sulla sanità umbra. Numeri impietosi e una gestione che sta spingendo il sistema sanitario al collasso.
Davanti a questo scenario apocalittico, come se non bastasse, a peggiorare la situazione arriva la scure del governo nazionale, che nei prossimi tre anni taglierà altri 40 milioni di euro alla sanità umbra. Un colpo di grazia per un settore già versa in una crisi scurissima, con ospedali in affanno, liste d’attesa infinite e personale sanitario sotto pressione. I cittadini umbri non meritano tutto questo”. Lo afferma in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.