Essere uscita con l’onore delle armi e aver tenuto testa alla Romeo Sorrento è indice di qualità e crescita per la ErmGroup Altotevere, ma all’atto pratico la formazione campana è in vantaggio 1-0 nella serie di semifinale dei play-off della A3 Credem Banca, né conta il fatto di aver perso 2-3: resta pur sempre la sconfitta (indifferente il risultato), per cui sono stavolta i biancazzurri a non dover più sbagliare per evitare di giungere al capolinea della stagione. E farlo davanti al pubblico di casa sarebbe ancora più amaro, nonostante la consistenza dell’avversaria. Qualche rimpianto per il colpo mancato, oppure la consapevolezza di aver dato il massimo? La risposta è affidata al palleggiatore Jacopo Biffi. “L’una e l’altra cosa – precisa il giocatore lombardo – perché abbiamo aggredito la partita come coach Bartolini ci aveva detto di fare. Stiamo stati sul pezzo per tutto il primo set, ce lo siamo giocati sul punto a punto e alla fine lo abbiamo portato a casa ai vantaggi. Nel secondo siamo stati vittima di un calo vistoso, con il Sorrento che ha dominato dall’inizio alla fine, ma abbiamo avuto la capacità di riprendere la giusta concentrazione nel terzo, conquistando il minimo vantaggio utile per poi mantenerlo fino in fondo. Ciò ha dimostrato che avevamo di fronte una squadra forte, ma che ci eravamo anche preparati bene, sapendo che non sarebbe stata una passeggiata. Una volta avanti due set a uno – prosegue Biffi – c’è in effetti il rammarico di non aver chiuso la sfida in casa loro e di aver mancato una ghiottissima occasione a causa di piccolezze: una-due palle hanno fatto la differenza e sul pallonetto del 25-23 piazzato da Patriarca c’ero quasi arrivato, ma mi è scivolato un piede e la palla è caduta a pochi centimetri dalla mia mano. Al tie-break, poi, il Sorrento è stato più regolare e lucido: se nel quarto set eravamo stati in grado di rimontare i tre-quattro punti di svantaggio, nel quinto non ci siamo riusciti”. È maturata comunque in voi la convinzione di poter tenere testa alla squadra finora migliore di tutto il campionato? “Affrontiamo ogni partita con lo stesso spirito: per quanto l’avversaria sia molto forte, noi conosciamo le nostre potenzialità: lo abbiamo dimostrato anche in questa circostanza. Certamente, non è andata come speravamo, ma abbiamo preso più coscienza di quello che possiamo fare domenica prossima”. Una bella squadra, la Romeo Sorrento, non c’è che dire, ma ritieni anche tu che il valore aggiunto del gruppo sia il tuo collega regista, Calogero Tulone? “Tutte le individualità sono ottime, però Tulone è un elemento di lusso per la A3, forse anche di categoria superiore, che già lo scorso anno è arrivato alla finale dei play-off con il San Donà di Piave. È un giocatore abile sia nel far fare la partita ai suoi compagni, sia nel tenerli in partita”. Anche Stanislaw Wawrzynczyk è stato fra i migliori in campo, concordi? “Sì, è stato autore di una bella prestazione. Lo abbiamo salutato e gli abbiamo chiesto come sta, per cui amico fuori dal taraflex ma dentro è adesso un avversario”. Quella di domenica prossima è diventata per la ErmGroup l’ultima spiaggia: un fattore che potrebbe condizionare la settimana di preparazione? “No, stiamo lavorando con lo stesso atteggiamento di quella passata: ci prepariamo con l’obiettivo di sistemare quei meccanismi di gioco che domenica scorsa non hanno funzionato. Adesso conosciamo meglio gli avversari. A Sorrento, poi, anche il fattore campo ha esercitato il suo peso; speriamo che ora avvenga altrettanto anche a San Giustino”. Dove sappiamo fin da ora che la Romeo sarà seguita da un nutrito gruppo di tifosi. È il caso allora di rivolgersi in maniera più accorata anche ai sostenitori biancazzurri? “È ovvio. Il Sorrento ha un bel pubblico che lo segue ovunque: lo abbiamo notato anche in Coppa Italia e in Supercoppa, ma credo che il nostro sarà l’arma in più per la ErmGroup. Il verdetto è ancora da scrivere, specie quando si va in campo con la testa giusta: i risultati arrivano di conseguenza”.


