Rifondazione comunista: “Il Consiglio Comunale di San Giustino si schieri contro i tagli del governo Meloni alla sanità pubblica

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Anche il governo Meloni ha tagliato i finanziamenti alla sanità pubblica nazionale. Lo si evince dal fatto che, come dovrebbe essere noto, la spesa sanitaria si misura in rapporto al Pil, ovvero a quanta parte della ricchezza di un paese viene destinata alla salute dei suoi cittadini. I numeri sono impietosi: a parte il fatto che continuiamo ad essere il paese del G7 con la minore spesa sanitaria, il DDl Bilancio 2025 targato Meloni prevede per il Fabbisogno Sanitario Nazionale altri tagli dell’investimento sul Pil scendendo dal 6,12% al 6,04%, con un ulteriore calo per il 2026 fino al 6,03% e poi al 5,91% al 2027. 

Aumentano invece le risorse destinate alla sanità privata in un progressivo processo di privatizzazione della sanità e della salute. L’incremento della spesa privata a carico di chi si ammala è arrivata a 46 miliardi di euro (+8,3% in 2 anni). Noi abbiamo criticato la manovra della Giunta regionale dell’Umbria, ma è evidente che questi tagli delle destre rappresentano un colpo durissimo per la nostra regione e per il nostro territorio. Per questo chiediamo al Consiglio Comunale di San Giustino di intervenire presso il governo nazionale con un documento che chieda di aumentare il Fondo sanitario nazionale fino ad almeno il 7,5% del PIL a decorrere dal 2027, di varare un piano straordinario di assunzioni, di valorizzare economicamente e professionalmente il personale del SSN a partire dal rinnovo dei CCNL, di realizzare la piena e omogenea attuazione della riforma dell’assistenza territoriale

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