Luigi Gnaspini e Caterina Del Bene, premiati stamattina dall’amministrazione comunale con un encomio pubblico per aver salvato la vita a un uomo colto da infarto a Palinuro

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Gigi Gnaspini e Caterina Del Bene hanno dato una grande lezione di amore per la vita nella cerimonia di stamattina, nella quale l’amministrazione comunale ha tributato loro un encomio pubblico per aver strappato alla morte un uomo di 48 anni lo scorso 21 agosto a Palinuro. Il “maestro”, infermiere professionale conosciutissimo e benvoluto in città con una carriera di 34 anni nel Dipartimento Alto Tevere dell’Usl Umbria 1 presso il servizio infermieristico per l’assistenza domiciliare del Centro di Salute di Città di Castello, e l’“allieva”, studentessa di 22 anni laureanda presso la facoltà di Scienze Infermieristiche dell’Università degli Studi di Perugia che proprio crescendo vicino all’amico di famiglia si è innamorata della professione, hanno fatto emozionare tutti i presenti, amministratori, dirigenti sanitari, familiari, colleghi e amici.

Lo hanno fatto con la grande semplicità di chi sceglie per passione la propria professione e studia, si esercita e pensa di rendere un servizio al prossimo con il proprio lavoro e un impegno serio. Lo hanno fatto mostrando e raccontando tutte le sensazioni profonde che hanno vissuto mentre con le manovre di rianimazione salvavano la vita ad Antonio, il malcapitato turista con cui fino a pochi minuti prima dell’infarto che lo ha colpito, si divertivano a giocare nel resort scelto per la vacanza estiva. Le lacrime agli occhi per le emozioni vissute in quegli interminabili 28 minuti passati sopra quel giovane padre di famiglia esanime a terra, il brivido ancora profondo della paura di non farcela, l’eccezionale lucidità con cui hanno praticato ogni manovra e la felicità di saperlo poi salvo, senza alcuna complicazione cerebrale grazie al circolo sanguigno mantenuto sempre attivo con la forza della pressione delle mani sul petto, sono state la testimonianza di una indimenticabile pagina di vita, che rispecchia lo spirito di chi lavora in sanità.

“Per tutti noi salvare una vita umana è un gesto straordinario, qualcosa che per molte persone è lontanissimo dalla quotidianità e dalle possibilità di una esistenza intera: voi l’avete fatto e per questo meritate la nostra ammirazione e la nostra riconoscenza a nome di una comunità che avete reso orgogliosa di accogliervi come cittadini”, ha affermato il sindaco Luca Secondi, che ha presieduto la cerimonia pubblica insieme al vice sindaco Giuseppe Stefano Bernicchi e all’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, alla presenza del dirigente della Professione infermieristica dell’Usl Umbria 1 Marco Zucconi e del direttore del presidio ospedaliero Alto Tevere Silvio Pasqui.

Davanti alla platea numerosissima radunatasi nella sala del consiglio comunale, tra cui spiccavano alcuni volti noti come il compositore Salvatore Sciarrino e l’attore Paolo Granci, Secondi ha espresso a Luigi e Caterina profondo apprezzamento per le loro vite dedicate al prossimo e per il meraviglioso gesto che ne è stato il frutto. Un gesto che, come ha avuto modo di sottolineare anche il vice sindaco Bernicchi, “ha fatto sinceramente piacere a tanti cittadini che conoscono soprattutto Luigi, ma anche Caterina, e ha dato una bellissima dimostrazione di amore per la professione”. Luigi e Caterina hanno ripercorso le fasi dell’intervento, rievocando come se fossero trascorsi solo pochi minuti, il vortice di emozioni nel quale hanno prestato soccorso ad Antonio.

“Non ci sentiamo eroi – hanno detto – proviamo unicamente e profondamente solo la gioia davvero grandissima di aver salvato la vita a una persona, un padre di famiglia, con cui siamo tuttora in contatto e che continua a ringraziarci per quello che abbiamo fatto”. “Vedere che si stava riprendendo mentre veniva caricato dai sanitari del 118 per il trasferimento all’ospedale e sapere che era fuori pericolo a distanza di circa due ore, dopo l’intervento chirurgico d’urgenza al quale è stato subito sottoposto, davvero ci ha reso felicissimi.

E’ stata una cosa bellissima e indimenticabile”, hanno raccontato Luigi e Caterina. “Siamo veramente onorati di questo riconoscimento pubblico che l’amministrazione comunale ha deciso di tributarci, ci fa davvero piacere”, hanno aggiunto tra tanti sorrisi e gli occhi che si facevano improvvisamente lucidi quando incrociavano lo sguardo del sindaco e delle altre autorità presenti. Soprattutto per Caterina, che sta facendo tirocinio professionale e per un mese ha prestato servizio al 118 di Perugia, l’esperienza è stata un battesimo del fuoco, che ha confermato l’esistenza di una vera vocazione dietro gli studi intrapresi.

“Avere al fianco Gigi mi ha dato una grandissima sicurezza e lo ringrazio veramente di avermi guidato con la sua professionalità in una situazione così improvvisa e inaspettata”, ha tenuto a evidenziare la giovane, che vicino all’amico ha potuto apprezzare ancora di più il valore del percorso formativo che sta per completare. Anche il pensiero di Gnaspini, a margine della cerimonia, è andato ai maestri di vita e di professione infermieristica che ne hanno forgiato competenze e amore per il lavoro, Mario Bernardini e Massimo Giovannoni. “Luigi e Caterina ci hanno dato una testimonianza veramente eloquente di cosa significa essere infermieri ed essere infermieri sempre, con una capacità di risposta istintiva, immediata e capace, anche al di fuori degli impegni di servizio”, ha riconosciuto Zucconi, ringraziandoli entrambi a nome del direttore generale e del direttore sanitario dell’Usl Umbria 1.

“Le competenze e lo spirito di abnegazione nel mettersi a disposizione della cittadinanza che emergono da questa vicenda – ha aggiunto il responsabile aziendale – sono quelli che caratterizzano la professione infermieristica e il lavoro degli operatori sanitari. Sono quelli che portano a salvare una vita, come stavolta, in qualsiasi momento”. In questo contesto, Zucconi ha rimarcato “l’importanza della formazione in materia di catena del soccorso, che, come abbiamo visto, fa la differenza ed è alla portata anche dei semplici cittadini”.

“L’auspicio – ha puntualizzato – è che vicende come questa e come quella di Eleonora Valeri facciano comprendere quanto sia indispensabile per chiunque approfondire le tecniche di basic life support”. A richiamare l’attenzione sulla forte testimonianza di “etica della responsabilità” che hanno dato Luigi e Caterina è stato Pasqui, che ha parlato di questo valore come di “un tratto distintivo per chiunque svolga una professione sanitaria”. “Di fronte all’emergenza, Luigi e Caterina non si sono voltati da un’altra parte, ma sono intervenuti con senso di responsabilità e generosità, doti che vediamo quotidianamente nel nostro ambiente e che qualificano le donne e gli uomini che lavorano in sanità”, ha detto il direttore del presidio ospedaliero di Città di Castello e Umbertide.

La vicenda. Giovedì 21 agosto, mentre si trovavano in un resort a Palinuro, Luigi Gnaspini e Caterina Del Bene sono accorsi alla richiesta di soccorso di un’amica in vacanza insieme a loro, Cristina, che aveva assistito al malore da cui era stato colpito il malcapitato turista. Sopraggiunti insieme a un altro ospite della struttura, un odontoiatra, sul luogo dove il 48enne si era accasciato, hanno subito compreso che si trattasse di un arresto cardiocircolatorio e hanno iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare.

Per 28 minuti hanno operato sull’uomo a terra, che per due volte si è ripreso ma ha poi perso di nuovo conoscenza, garantendo il circolo sanguigno sempre attivo attraverso la continua compressione toracica. All’arrivo dei sanitari del 118, la vittima dell’arresto cardiocircolatorio era cosciente ed è stato trasferito all’ospedale, dove è stato immediatamente operato. Dopo circa due ore è arrivata nel resort la notizia liberatoria che era fuori pericolo di vita.

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