“Oggi il Palazzo ha mostrato la sua vera faccia. Mentre i cittadini di Umbertide riempivano la sala del Consiglio comunale per chiedere giustizia per la Palestina, i partiti della maggioranza hanno risposto con un silenzio assordante e un voto di complicità.
Noi del Movimento 5 Stelle Altotevere, insieme alla cittadinanza, eravamo lì a portare la voce di chi non ha voce. Abbiamo spinto affinché venisse discusso un ordine del giorno per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina e la fine immediata del massacro a Gaza.
La risposta dei “professionisti della politica”? Un no codardo. Si sono nascosti dietro la solita, patetica scusa: “non è competenza del Comune”. Ma la verità è che non hanno il coraggio di schierarsi. Hanno paura. Paura di prendere una posizione umana che possa disturbare i piani alti.
Il Sindaco, soprattutto, non ha avuto nemmeno la dignità di aprire bocca. Un silenzio che vale più di mille parole: è assenso.
Noi non siamo in Consiglio perché la gente ha scelto altri rappresentanti. Ma oggi abbiamo visto cosa significa quella scelta: significa avere un’istituzione che si gira dall’altra parte di fronte a un genocidio trasmesso in diretta mondiale. Significa avere amministratori che, quando si tratta di cose serie, preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia.
Se il Comune di Umbertide non può stare dalla parte delle donne, degli uomini e dei bambini innocenti massacrati a Gaza, allora su cosa vuole esprimersi? Su quale principio morale basa la sua amministrazione?
Questa non è politica. È viltà. È il fallimento totale di una classe dirigente che non rappresenta più il popolo che dovrebbe servire.
Noi del M5S continueremo a lottare ogni giorno, fuori da quelle porte, per dare voce a chi non ne ha. Continueremo a denunciare questa ipocrisia e a stare, sempre e comunque, dalla parte giusta della storia: quella dell’umanità e della pace”.