Il Comune di Città di Castello attiverà una cabina di regia sul tema delle dipendenze: l’annuncio dell’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti nell’ultimo consiglio comunale, in risposta all’interrogazione della consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione)

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Il Comune di Città di Castello attiverà una cabina di regia sul tema delle dipendenze che metterà insieme le municipalità della Zona Sociale 1 dell’Altotevere, i servizi competenti dell’Usl Umbria 1, il mondo della scuola, le forze dell’ordine e coinvolgerà anche il consiglio comunale tifernate. E’ quanto ha anticipato nell’ultima seduta dell’assemblea elettiva l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, rispondendo all’interrogazione con cui la consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) chiedeva di conoscere i dati riguardanti la tossicodipendenza a Città di Castello e le azioni intraprese dall’amministrazione comunale per contrastare la diffusone del fenomeno.

La rappresentante della minoranza aveva segnalato come nel territorio di Città di Castello si sia evidenziata, specie nell’ultimo periodo, una situazione preoccupante legata allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti, ricordando arresti e sequestri di droga eseguiti dalle forze dell’ordine nel 2025. “La situazione è abbastanza critica – aveva evidenziato la rappresentante di Azione – perché non riguarda solo il consumo di droghe pesanti, ma anche di droghe leggere, che in alcuni punti della città vengono assunte anche durante le ore diurne, sotto gli occhi di tutti. Un fenomeno che non interessa solo l’ambito urbano, ma anche le aree periferiche del territorio comunale – aveva ammonito Bassini – coinvolgendo anche minori e giovani adulti, spesso veramente inconsapevoli delle conseguenze psicofisiche e legali collegate al consumo di sostanze stupefacenti”.

“Proprio stamattina (lunedì 29 settembre, ndr) gli organi di stampa hanno riportato i contenuti della relazione del procuratore di Perugia Raffaele Cantone, che ha denunciato un aumento dei reati legati agli stupefacenti di circa il 22,65 per cento nel territorio della regione dell’Umbria”, aveva fatto presente la consigliera, che aveva chiesto, pertanto, di sapere se l’amministrazione comunale disponesse di “dati aggiornati sul fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti” e di conoscere “le azioni attuate negli ultimi due anni per contrastare il fenomeno”. “Esistono progetti di prevenzione nelle scuole del territorio ed è stato attivato un tavolo permanente di coordinamento tra Comune, forze dell’ordine, servizi sanitari, scuola e terzo settore, al fine di monitorare l’evoluzione del fenomeno e naturalmente tutto quello che ne consegue?”, aveva concluso Bassini.

Nel premettere che l’amministrazione comunale di Città di Castello è costantemente impegnata sul versante delle dipendenze in coordinamento con gli altri enti della Zona Sociale 1, l’Usl Umbria 1, le forze dell’ordine e le scuole, l’assessore Calagreti ha fornito le informazioni e i dati messi a disposizione dal Distretto Alto Tevere dell’Usl Umbria 1 diretto da Daniela Felicioni attraverso lo psicologo del Servizio per le Dipendenze (SerD) Francesco Valentini e un resoconto dell’attività svolta nel 2024 nell’ambito della Zona Sociale 1. Dalla relazione dell’azienda sanitaria locale è emerso gli accessi al SerD avvengono prevalentemente per forme di dipendenza come cocaina, gioco d’azzardo patologico (GAP) e alcol e che i soggetti assistiti sono sempre più poliassuntori. Nel solo comune di Città di Castello nel 2024 erano in carico al Servizio per le dipendenze 128 utenti (24 femmine e 104 uomini), di cui 95 in terapia sostitutiva (20 femmine e 75 maschi). Il servizio che si occupa della dipendenza da gioco d’azzardo patologico aveva in carico 29 persone (5 femmine e 24 maschi). L’assessore ha dato conto del fatto che “negli ultimi tre anni il SerD di Città di Castello ha iniziato un percorso finalizzato a generare risposte adeguate alle forme di dipendenza sempre più complesse, in un contesto generale nel quale il servizio si occupa anche dei percorsi per soggetti a cui a stata ritirata la patente per alcol, vicende del tribunale ordinario, dei minorenni e del carcere”.

“Oggi la situazione è sempre più complessa e ramificata – ha riferito Calagreti – non riguarda più solo l’abuso di alcol o sostanze stupefacenti, ma ci sono altre dipendenze: internet, lavoro (workaholism), sesso, relazioni affettive, attività fisica (vigoressia), mangiar sano e naturale (ortoressia), estetica, shopping, gioco d’azzardo (gambling). In virtù del mutamento di questi scenari – ha puntualizzato l’assessore – il SerD ha intrapreso un percorso di forte collaborazione col Centro di Salute Mentale Alto Tevere e con i servizi sociali dei Comuni della Zona Sociale 1”. In aggiunta all’azione che il SerD promuove da circa due anni nelle scuole per tutte le fasce di età, Calagreti si è soffermata sugli interventi negli istituti che i Comuni della Zona Sociale 1, di cui Città di Castello è capofila, programmano assieme alla medicina territoriale attraverso un tavolo integrato.

Nel 2024 le attività di promozione della salute sono state attuate con il progetto “Formazione Unplugged” per la prevenzione delle dipendenze, che ha coinvolto la scuola secondaria di primo grado l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di San Giustino (12 docenti e 80 studenti formati); con il progetto “Pensiamo Positivo” per l’educazione socio-affettiva, che ha interessato l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di San Giustino (18 docenti e 180 bambini della scuola materna e primaria coinvolti) e il Secondo Circolo Didattico di Città di Castello (con 13 insegnanti formati e 99 bambini coinvolti); con il progetto “Yaps” (Peer education) nell’istituto Patrizi Baldelli Cavallotti (sede IPSIA Angelo Baldelli), rivolto a 30 alunni e 3 insegnanti, nel Campus Leonardo da Vinci di Umbertide (28 ragazzi e 5 docenti coinvolti) e nell’istituto Franchetti-Salviani di Città di Castello (26 alunni e 4 insegnanti formati). Calagreti ha aggiornato il consiglio comunale anche sulle attività del programma d’accompagnamento territoriale attuate con le unità di strada, che nel 2024 hanno riguardato 8 utenti (strettamente del SerD) e 11 utenti del servizio GAP. Complessivamente, sono state assicurate 300 ore di attività di formazione per il GAP, 652 ore di servizio sul territorio, 1.006 ore finalizzate alla promozione della salute. Nel chiarire che anche le forze dell’ordine svolgono periodicamente attività di formazione e informazione all’interno delle scuole, l’assessore ha anticipato che la cabina di regia sul tema delle dipendenze sarà attivata con tutti gli attori coinvolti per favorire anche un confronto utile con il consiglio comunale sui vari aspetti del fenomeno delle dipendenze.

La consigliera Bassini ha ringraziato l’assessore e l’Usl Umbria 1 per le informazioni fornite e ha accolto favorevolmente la proposta dell’attivazione della cabina di regia sul tema delle dipendenze. “La costruzione di una rete con i servizi sociali, l’Usl 1, le scuole e le forze dell’ordine è assolutamente necessaria”, ha osservato la consigliera, che ha aggiunto: “il fenomeno sta aumentando in maniera esponenziale quindi credo che sia assolutamente necessario intervenire in maniera diversa. L’idea di aprire un tavolo è assolutamente giusta, anche per costruire azioni mirate sulle varie tipologie di nazionalità e di età, con un lavoro molto più capillare su una piaga come quella delle dipendenze che riguarda la maggior parte dei giovani di questo territorio”.

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