Franco Alessandrini sale ancora in cattedra alla Tulane University della Louisiana.

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Riprendono, in questi giorni, le lezioni universitarie dell’artista Franco Alessandrini alla prestigiosa Tulane University della Louisiana, situata a New Orleans. Nel 2019 era già successo quando, il 25 Febbraio sempre la Tulane University l’aveva fatto salire in cattedra. Quello di questi giorni è, per la verità, il quinto appuntamento per Alessandrini che per il quinto anno accademico consecutivo è stato invitato a tenere una classe alla importante università americana nota, tra l’altro, perché il 23 aprile 1975 il presidente Gerald R. Ford Jr. vi pronunciò lo storico discorso per annunciare la fine della Guerra del Vietnam.
Argomento e soggetto dell’intervento di Alessandrini, “Dipinti di paesaggi toscani e paesaggi della Louisiana”. Argomento della lezione del Febbraio scorso era stato invece “la sua arte, le città di Sansepolcro e New Orleans e il loro legame”.
“Anche quest’anno sono stato invitato dalla prestigiosa Tulane University a tenere due conferenze tema Dipinti di Paesaggi Toscani e Paesaggi della Louisiana – queste le parole che Alessandrini ha affidate alla sua pagina facebook ufficiale – E bello tornare indietro nel tempo con i giovani d’oggi. Gli ultimi 10 minuti l’ho dedicati ai Sgorbi, qui gli studenti sono rimasti pensierosi titubanti! Bello vedere in quei volti un punto interrogativo e tante domande. Il tutto e finito con l’applauso”.
La Tulane è una tra le più importanti università degli Stati Uniti. Fondata nel 1834 come Medical College of Louisiana, in risposta alle epidemie di vaiolo, febbre gialla e colera ha visto, negli anni, aggiungersi varie discipline. Già nel 1847 l’assemblea legislativa statale riorganizzò la scuola come Università della Louisiana e, poco più tardi aggiunse il rinomato dipartimento di Legge. Alessandrini continua così il suo cammino di presenze in luoghi pubblici ed istituzionali per parlare della sua creatività, presentare le sue nuove creazioni e ricevere riconoscimenti. In questa occasione hanno destata curiosità proprie le sue ultime produzioni denominate Sgorbi che aveva presentato recentemente a Sansepolcro nel doppio appuntamento nella Galleria dell’Associazione Franco Alessandrini in via Aggiunti, sabato 31 agosto; in quella occasione era stata infatti presentata la Mostra Sgorbi e il suo libro “Il Mio Borgo”. Fantasiose creature scultoree, gli Sgorbi si inseriscono perfettamente nel suo stile fatto di frammentazione dell’immagine; opere che, più di altre, hanno a che vedere con la voce interiore di ogni uomo, trattandosi di grottesche mostruose creature deluse e insoddisfatte. “La nostra autonomia, la nostra libertà è pari – aveva spiegato Alessandrini – alla lunghezza della catena da noi costruita, chiusa dal lucchetto del quale abbiamo perso la chiave”.
L’artista di Sansepolcro, residente in Louisiana, finisce per appartenere alla fortunata rosa di creativi che portano il loro genio nel mondo e costituiscono una autentica bandiera della nostra nazione. In questo senso va ricordato il prestigioso trofeo dell’American Heritage Awards‎, a cura dell’American Immigration Council‎, a lui assegnato nel 2017. “Per le sue incredibili realizzazioni come pittore e scultore emigrante italiano-americano di fama mondiale – si leggeva nella motivazione di quel premio – Le opere di Alessandrini sono in collezioni private e pubbliche in tutti gli Stati Uniti, in Europa e in Sud America, tra cui il Monumento agli Immigrati, visibile a Woldenberg Park lungo il fiume di New Orleans”.
L’Artista non si sottrae nemmeno alle collettive organizzate dalla comunità di creativi di Sansepolcro. Una sua opera dedicata alla natura è nella Mostra Collettiva “L’Ecologia – Il Cantico delle Creature: la sacralità della natura e la nascita della moderna cultura ecologista“ della Compagnia Artisti esposta dal 9 Giugno al 18 Agosto nella Podesteria di Michelangelo a Chiusi della Verna , dal 27 Settembre al 10 Novembre nella Sala del Pozzo del Santuario de La Verna e che continuerà un fitto cammino di tappe diverse fino ad Assisi.
Nato a Sansepolcro il 24 Gennaio del ’44, ha all’attivo una quantità di opere pittoriche e scultoree così grande che è impossibile riassumerle in maniera epigrammatica. Per la sua arte Barbara Nauer, famosa critica Americana, ha creato il termine tecnico “vibrasive”, indicativo della visione multipla di realismo frantumato. Fu lei a definirlo artista vibrasivo e tegumentale con influenza di Piero della Francesca. Lo stile di Franco Alessandrini che alcuni hanno definito “neo-futurismo”, altri “neo-cubismo”, altri ancora “neo-surrealismo” di origine “pierfrancescana” è stato dunque, ancora una volta, presentato agli studenti universitari che hanno apprezzato moltissimo la lezione; in effetti Alessandrini è personaggio carismatico che cattura l’attenzione di tutti, specialmente dei giovani. Il tema delle lezioni americane di Alessandrini continuano a rendere Sansepolcro e la Toscana universali. L’artista parlando di se, finisce per tracciare la rotta per una possibile corrente di giovani americani che volessero venire nella Città che fu di Piero della Francesca a scoprirne la bellezza e a rintracciare le radici della sua innovativa ragione stilistica.

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