Li chiamano anche “ponti verdi”, aree che collegano habitat naturali intervallati da costruzioni o centri abitati o strade, per permettere il movimento di animali o spore tra diverse zone. Un ruolo vitale per la conservazione della biodiversità, un passaggio sicuro per consentire alle varie specie di nutrirsi, migrare e riprodursi anche in contesti modificati dall’uomo. Sono i “corridoi ecologici” e di questi cammini di vita parlerà il naturalista Enrico Gusmeroli giovedì 13 novembre alle 21 nella sede del Cai di Arezzo in via Fabio Filzi 28 per i “Giovedì con il Cai” aperti anche ai non soci.
Sono “sentieri” presenti anche nel nostro territorio provinciale e rientrano nelle azioni che mirano alla tutela della natura, della fauna, della biodiversità e delle aree protette che la stessa rete sentieristica del Cai consente di raggiungere per goderne della bellezza.
“Sono necessari anche per pianificare le opere dell’uomo, perché non si creino ostacoli o barriere o pericoli per la fauna – spiega Gusmeroli – come possono esserlo una autostrada, una rete ferroviaria, un’area industriale. In questi casi buona norma è creare ponti o sottopassi per consentire passaggi o migrazioni come succede ogni anno per l’attraversamento dei rospi Bufo Bufo nella loro fase della riproduzione. Con la costruzione del nuovo ponte in sostituzione di Ponte Buriano, ad esempio, sono stati posizionati dei tubi che consentono ai rospi di raggiungere l’acqua senza attraversare la strada”.
Ma non solo animali: “I corridoi ecologici – prosegue Gusmeroli – sono utilizzati anche da molte specie vegetali per permettere la propagazione dei semi, nelle praterie sommitali, nelle aree che rischiano di scomparire con le nuove forestazioni, tutti spazi usati anche da uccelli migratori e non alla ricerca di zone su cui riposare o nidificare o abbeverarsi in caso di specie acquatiche. Individuare, salvaguardare o ricreare questi corridoi ecologici fa parte dei piani territoriali provinciali ed è un dovere proteggere queste aree, perché anche la natura possa percorrere la sua strada”.



