“Lo Stendardo di Raffaello, prima opera dell’artista”: sopralluogo alla sede dell’ICR di Roma, dove è in corso il restauro, in vista del prestito al MET di N.Y per la mostra “Raphael, sublime poetry”, 23 marzo/28 giugno 2026. Sopralluogo al cantiere del restauro dello Stendardo della Santissima Trinità di Raffaello presso l’Istituto centrale restauro di Roma di di Carmen Bambach, curatrice della mostra “Raphael, sublime poetry”, in programma dal 23 marzo al 28 giugno 2026, al MET di N.Y e nella quale sarà esposto anche lo Stendardo. Al sopralluogo era presente il Comune di Città di Castello, che lo custodisce nella Pinacoteca comunale e la Soprintendenza Archeologia Beni Culturali e Paesaggio dell’Umbria.
“Siamo in Italia, a Roma, anche per il bellissimo progetto di restauro dello Stendardo Raffaello, che nella mostra di NT verrà presentato come il primo dipinto interamente autografo dell’artista. In vista della mostra e grazie anche a questo restauro stiamo approfondendo la ricerca sullo Stendardo, in particolare in relazione alla peste” ha dichiarato Carmen Bambach “La Pala Baronci che viene considerata la prima opera di Raffaello è in collaborazione con Evangelista da Meleto, lo Stendardo invece è in entrambe i lati solo di Raffaello. Grazie al restauro emergerà maggiormente il senso del dipinto con il recupero di parte del disegno sottostante e quindi una visione del prodotto artistico, meno focalizzato sul livello archeologico. Alcune lacune saranno sensibilmente ridotte e ci sarà un nuovo equilibrio più sottile tra la pellicola pittorica e il supporto della tela di lino” dichiara Carmen Bambach, curatrice della mostra “Raphael, sublime poetry”. “Nel progetto della mostra, per noi avere questo Stendardo significa innovare la conoscenza su Raffaello giovane, presentata come la prima opera dell’artista, e verrà vista dal pubblico americano in relazione anche a Città di Castello, come luogo dove emerge Raffaello, artista professionale”.
“Per Città di castello questo restauro e propedeutico alla mostra di NY, un’occasione fondamentale dimostrare come Città di Castello per Raffaello sia stata una tappa fondamentale: qui aprì la prima bottega e qui realizzò la prima opera, stando all’ipotesi allo studio degli storici dell’arte” ha dichiarato il sindaco di Città di Castello Luca Secondi. “Grazie al MET per avere dato alla nostra comunità l’occasione di mostrare al pubblico internazionale come la realtà rinascimentale di Città di Castello sia un passaggio fondamentale nel percorso artistico di Raffaello. Pensiamo che la mostra del MET sia un’occasione per vedere Raffaello e la nostra realtà con occhi diversi”.
“Il restauro nasce dall’obiettivo migliorare la fruizione dell’opera di accrescerne le conoscenze mediante il restauro che sta curando l’ICR e di promuovere il territorio che custodisce l’opera mediante il grande evento espositivo che si terrà al MET di NY” ha dichiarato Alessandra Donati, responsabile di zona della Soprintendenza Archeologia Beni Culturali Territorio dell’Umbria. Abbiamo sostenuto con convinzione questo progetto autorizzando il restauro e il prestito perché crediamo al valore scientifico del progetto e al forte impatto culturale e identitario che avrà”.
“La mostra del MET è un’occasione per valorizzare l’opera e approfondirne la conoscenza. Per la nostra città è un’opportunità sia in termini di custodia che di valorizzazione”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Michela Botteghi “Ringraziamo la curatrice della mostra di NY Carmen Bambach e l’Istituto Centrale del Restauro. Siamo convinti che servirà ad aumentare la consapevolezza della città verso l’eredità che ci ha lasciato il Rinascimento e il turismo. Siamo onorati non solo di essere in questa circostanza Amministratori ma anche di essere cittadini tifernati”.
“Lo Stendardo di Raffaello, prima opera dell’artista”: sopralluogo alla sede dell’ICR di Roma, in vista del prestito al MET di N.Y per la mostra “Raphael, sublime poetry”
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