Marky Ramone tra i tesori rinascimentali: tappa speciale al Museo Civico di Sansepolcro

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Il celebre batterista dei Ramones, Marky Ramone, ha fatto tappa a Sansepolcro durante il suo itinerario alla scoperta dei tesori rinascimentali custoditi nei quattro comuni coinvolti nel progetto “Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana”.

Partito da Castiglion Fiorentino e dopo aver visitato la Madonna del Parto di Monterchi e la Madonna di Donatello a Citerna, l’artista è arrivato nella tarda mattinata di ieri al Museo Civico di Sansepolcro, luogo simbolo del Rinascimento italiano.

Qui, accompagnato dallo staff museale, Marky Ramone ha potuto ammirare da vicino alcuni dei massimi capolavori di Piero della Francesca, tra cui la celeberrima “Resurrezione” e il “Polittico della Misericordia”, oltre alle tante preziose opere esposte nelle sale del museo.

Un incontro straordinario tra la cultura rock internazionale e il patrimonio artistico più identitario della città.

“Marky è un grande musicista e la musica è un linguaggio universale che unisce i popoli. Credo che queste opere millenarie, anche se lontane dal suo genere, possano ispirarlo profondamente – ha dichiarato il sindaco di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti, che ha accolto con entusiasmo questa visita d’eccezione. – Sansepolcro continua a essere un punto di riferimento imprescindibile per chi desidera incontrare il genio di Piero della Francesca e la bellezza senza tempo del Rinascimento.”

L’itinerario culturale visitato dal musicista, grazie anche alla vincente collaborazione fra i sindaci Mario Agnelli, Alfredo Romanelli ed Enea Paladino, rientra nel progetto “Rinascimento in Valtiberina e Valdichiana”, avviato nel 2024 e dedicato alla valorizzazione congiunta di un patrimonio unico: opere di Piero della Francesca, Bartolomeo della Gatta, Donatello, Raffaellino del Colle e altri maestri, custodite in un raggio di appena 40 km.

Un percorso che unisce arte, paesaggi straordinari e un’eccellenza enogastronomica riconosciuta a livello internazionale.

Sansepolcro, con il suo Museo Civico e le opere di Piero della Francesca, rappresenta uno dei cardini del progetto: una “mostra permanente e diffusa” che racconta, attraverso secoli di storia, la vocazione del territorio alla creazione e alla conservazione della bellezza.

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