Straordinario successo per l’inaugurazione della mostra di Paolo Canevari alla Pinacoteca di Città di Castello sabato 15 novembre. “La grande partecipazione registrata all’inaugurazione conferma quanto la cultura sia un valore condiviso e un motore di crescita per la nostra città. Accogliere un artista come Paolo Canevari nella Pinacoteca significa rafforzare ancora di più la vocazione di Città di Castello come luogo di dialogo tra Rinascimento e contemporaneità”, queste le parole del Sindaco Luca Secondi e dell’Assessore alla Cultura Michela Botteghi
Grande partecipazione di pubblico, oltre 100 le presenze, sabato 15 novembre alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello per l’inaugurazione della mostra dedicata a Paolo Canevari, tra i più apprezzati artisti italiani contemporanei. L’esposizione, accolta con profondo interesse da critici, collezionisti, appassionati e numerosi visitatori provenienti anche da fuori regione, conferma il ruolo della città altotiberina come punto di riferimento per l’arte contemporanea internazionale. L’inaugurazione ha visto la presenza di rappresentanti istituzionali, curatori, artisti e personalità del mondo della cultura, tra cui Marco Tonelli e il professor Bruno Corà.
“La grande partecipazione registrata all’inaugurazione conferma quanto la cultura sia un valore condiviso e un motore di crescita per la nostra città. Accogliere un artista come Paolo Canevari nella Pinacoteca significa rafforzare ancora di più la vocazione di Città di Castello come luogo di dialogo tra Rinascimento e contemporaneità”, queste le parole del Sindaco Luca Secondi e dell’Assessore alla Cultura Michela Botteghi.
Il titolo della mostra, “God Year”, riprende ironicamente il nome e il logo di una celebre industria di pneumatici, evocando al tempo stesso l’idea di Giubileo e di rinnovamento spirituale. In Umbria, terra di santi e di spiritualità, questo riferimento acquista un valore amplificato: la mostra si muove sul confine tra sacro e profano, fede e consumo, materia e spirito, elementi costitutivi della poetica di Canevari:le opere poste in dialogo con i capolavori della collezione rinascimentale, costruiscono un percorso immersivo in cui la materia, privata della sua funzione originaria, si carica di nuove valenze simboliche. Ogni sala della Pinacoteca diventa un luogo di meditazione sul rapporto tra arte, storia e contemporaneità, dove il linguaggio dell’artista offre una nuova lettura del patrimonio e restituisce al pubblico una rinnovata percezione del museo
L’esposizione fa parte del Piano Mostre 2025 del Comune di Città di Castello, nell’ambito del quale si sono avvicendati negli spazi del museo Giulia Napoleone, Claudio Verna, Ferdinando Garbellotto ed è ancora visitabile Leonardo Cremonini, e si svolge negli spazi rinascimentali di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, luogo simbolico della città tifernate, custode di alcuni tra i massimi capolavori del Rinascimento italiano: da Luca Signorelli a Raffaello Sanzio, da Lorenzo Ghiberti a Luca della Robbia. È proprio il dialogo tra contemporaneità e memoria storica il cuore del progetto: le sculture, le installazioni e le performance di Canevari si confrontano con la stratificazione culturale del museo, generando un cortocircuito visivo e concettuale che invita a interrogarsi sul nostro presente.
Paolo Canevari (Roma, 1963) è tra gli artisti italiani di maggiore rilievo internazionale. La sua ricerca attraversa scultura, disegno, video e installazione, con un linguaggio simbolico che affronta i temi della religione, del mito e del consumismo globale. Negli anni Novanta adotta la gomma e lo pneumatico come materiali d’elezione, trasformandoli in strumenti di riflessione estetica e politica. Ha esposto in numerose istituzioni e manifestazioni internazionali, tra cui la 52ª Biennale di Venezia (2007) e il MoMA di New York, che nel 2008 ha acquisito la sua opera “Bouncing Skull”.
Tra le principali mostre personali si ricordano “Nobody Knows” (Centro Pecci, Prato, 2010, a cura di Germano Celant), “Odi et Amo” (GNAM, Roma, 2010) e “Materia Oscura” (Galleria d’Arte Moderna “G. Carandente”, Spoleto, 2020)
La mostra sarà visitabile fino il 15 febbraio nei seguenti orari: dal martedì alla domenica 10:00-13:00, 15:00 18:00










