Giovane ma grintosa, veloce nei movimenti e anche potente, con la battuta spesso insidiosa. È questa la carta d’identità tecnica di Camilla Sergiampietri, la 18enne centrale di Genova che ha già conosciuto la B1 con l’Acqui Terme. A lei il compito di analizzare la secca sconfitta di Montecchio nel match contro la Megabox Battistelli Città di Vallefoglia. Troppo forte questa squadra per la Co.Me.T. Città di Castello? “Ritengo che l’avversaria di sabato scorso abbia i suoi indubbi meriti – premette la Sergiampietri – ma da parte nostra avrebbe dovuto prevalere un atteggiamento agonisticamente più aggressivo, lo stesso che avevamo tenuto il sabato precedente e che aveva fruttato la meritata vittoria contro il Castelbellino, maturata dopo un primo set perso senza discussioni. Quando siamo agguerrite, non ci ferma nessuno! E allora, dimentichiamo in fretta questo 0-3: stiamo già pensando alla partita di sabato prossimo contro l’Imola e soprattutto di qui a Natale giocheremo tre gare in casa su quattro. I punti ci servono come il pane”. Sul piano personale, queste ultime partite stanno evidenziando un processo di crescita abbastanza evidente. Sei d’accordo? “Sì, sto crescendo grazie anche alla presenza di ragazze con maggiore esperienza, per cui è un continuo mettersi alla prova anche in allenamento. Proprio per questo motivo, dico che il nostro potenziale di squadra è buono: dobbiamo pertanto imparare a tirarlo fuori. Lo abbiamo fatto in casa e potremo migliorare se cominceremo a farlo anche in trasferta: è questo l’aspetto sul quale dobbiamo ancora crescere”. A parità di categoria, quest’anno hai cambiato girone. Qual è stato l’impatto con un raggruppamento che viene considerato come il più tosto dal punto di vista tecnico? “Mi sembra che sia un girone molto strano: vengo da un paio di stagioni nel girone A, nel quale emergeva ben presto la differenza fra squadre di vertice e squadre di bassa classifica; qui, invece, ogni partita può riservare una sorpresa. Vi sono formazioni indicate come favorite che però girano spesso a vuoto (vedi la stessa Magabox Battistelli, che ha perso gare fuori casa) e altre additate come meno competitive che alla fine portano a casa i punti. Il segreto è allora uno: vivere alla giornata”. Come ti sei ambientata qui in Alta Valle del Tevere, considerando il fatto che studi a Sansepolcro, vivi a San Giustino e ti alleni a Selci Lama e a Città di Castello? “Sto legando in particolare con le altre due giovanissime giocatrici, Vittoria Belotti e Livia Leonardi, anche perché tutte e tre ogni mattina andiamo a scuola a Sansepolcro, poi io frequento il liceo “San Bartolomeo” e loro due il “Città di Piero”. Al pomeriggio abbiamo allenamento e alla sera dobbiamo studiare, perché il giorno seguente puoi sempre incappare in una interrogazione, quindi di tempo libero ne rimane ben poco. Mi piacerebbe frequentare di più anche le altre e intendo ovviamente fuori dal campo. Per ciò che riguarda la zona, credo che sia uno fra i posti più belli d’Italia, nonostante non vi sia tempo a sufficienza per poterlo ammirare”.
Pallavolo serie B1/F: il Dopo Città di Castello – Vallefoglia, nelle parole di Camilla Sergiampietri
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