Caso Segre: Enrico Lorini (PD Anghiari) puntualizza la propria posizione

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In merito alla questione sulla Mozione di cittadinanza onoraria richiesta dal Circolo PD di Anghiari per la Senatrice Liliana Segre e al dibattito che ne è scaturito sulla modalità di presentazione, è necessario che anch’io, in qualità di persona coinvolta direttamente, descriva come sono avvenuti i fatti. Con la presente integrando quanto riportato dalla segretaria Barbara Croci, voglio aggiungere quelle informazioni mancanti che completano il quadro e che dimostrano come sia io che il gruppo consiliare Insieme per Anghiari non ci siamo mai opposti alla presentazione di tale richiesta.

Dopo essere stato contatto dalla Segreteria, in intesa con gli altri consiglieri di Insieme per Anghiari, ho appoggiato l’importante richiesta propostami dal Partito Democratico di Anghiari. 

Il documento elaborato dal Circolo PD di Anghiari mi è stato inoltrato mercoledì 20 novembre. Subito ho dichiarato che sul merito dei contenuti ero d’accordo, ma che avevo dei dubbi sul fatto che potessi presentare questo documento come atto del PD di Anghiari, anche se come proponente della mozione veniva indicato il sottoscritto, tesserato (ancora per il 2019) del PD. Ho sostenuto la tesi che comunque sono un consigliere eletto esclusivamente per la lista civica Insieme per Anghiari (che non reca il simbolo del PD) e come tale avrei dovuto agire (queste sono le “stupidaggini” a cui fa riferimento la segretaria Barbara Croci nel suo articolo pubblicato da Saturno Notizie “Volano gli Stracci nella politica del comune di Anghiari”). Si è aperto un dibattito tra me (che ho sempre condiviso con gli altri consiglieri a conoscenza dei vari passaggi) e la segreteria, per arrivare così nel pomeriggio di giovedì 21 novembre alla sintesi condivisa che avremmo potuto presentare una mozione a nome del gruppo Insieme per Anghiari dove io e gli altri consiglieri avremmo fatto da portavoce della lodevole iniziativa promossa allegando il documento originale elaborato dal PD di Anghiari. Eravamo rimasti che avrei inoltrato al Comune tutta la documentazione per Posta Elettronica Certificata. Questo accadeva alle 19 del 21.11.19. Alle 20.30 del medesimo giorno, la segretaria Barbara Croci pretendeva che io avessi già presentato la PEC, incalzando sul fatto che la mozione di Insieme per Anghiari poteva essere scritta semplicemente con due righe. 

La mia risposta è stata che c’era tempo per presentare il tutto, visto che fino al successivo Consiglio Comunale non sarebbe stata comunque discussa. Ho fatto  presente che anche se la nostra mozione fosse stata di due semplici righe l’avrei comunque elaborata in maniera condivisa con gli altri consiglieri di Insieme per Anghiari ed in ultimo, ma non per questo meno importante, hodato la mia parola che tutta la documentazione sarebbe statapresentata nei tempi previsti dal Regolamento Comunale; infatti l’art. 16 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale di Anghiari recita: “Le interrogazioni, interpellanze mozioni sono presentate al Sindaco, formalmente per iscritto, almeno 3 giorni prima della seduta consigliare”. Il consiglio comunale si è tenuto il 29 novembre e quindi il termine per il deposito scadeva il 26. La risposta è stata che, vista l’importanza della questione e che ormai eravamo in ritardo rispetto ad altre amministrazioni, forse l’avrebbero protocollata da soli chiedendo al Sindaco di presentarla per il PD di Anghiari come di fatto è poi accaduto. 

Questi sono i fatti che ho cercato di presentare nella maniera più oggettiva possibile ad onor di verità. Nessuna opposizioneall’iniziativa del PD da parte mia e da parte degli altri consiglieri di Insieme per Anghiari.

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