Tiferno insieme: “bene azioni strategiche per il centro storico ma, a partire dai dati, individuare priorita’ fiscali a favore delle famiglie e scelte urbanistiche per renderlo fruibile”

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In vista del prossimo bilancio previsionale la Giunta ha proposto una serie di correttivi alla TARI atta a favorire esercenti e abitanti del centro storico. Sono proposte sulle quali si può ragionare ma da calibrare sulla base di dati demografici che proporremo all’attenzione della prossima seduta della commissione economica.
Per quanto inerisce la situazione demografica, infatti, il centro storico appare in stallo da anni, più che “vivere” sembra “sopravvivere”. Su una popolazione comunale di 39.336 abitanti nel centro storico siamo passati da 3.347 abitanti del 2009 ai 3.186 del 2019 ( l’8% della popolazione totale) con un calo assoluto di 161 unità (-4.8%). Il 49% dei nuclei familiari del centro storico è formata da 1 persona, mentre nel resto del territorio sono circa il 30%. Altro dato interessante è che in centro il 23,5% dei residenti è straniero mentre nel resto del territorio il dato è circa il 10%.
Crediamo prioritario quindi avere come obiettivo quello di favorire la ripopolazione e la riqualificazione abitativa del centro storico e, nel caso della scontistica TARI, vorremmo suggerire alla Giunta di riformulare la propria proposta riequilibrandola a favore delle famiglie così come indicato anche da una recente mozione approvata in consiglio comunale.
Cogliamo tuttavia in modo positivo la volontà di andare incontro anche alle difficoltà che stanno affrontando gli esercenti del centro storico il cui saldo fra aperture e chiusure immaginiamo anch’esso negativo. Crediamo però che il rilancio del commercio possa passare solo provvisoriamente attraverso facilitazioni fiscali ma che in modo permanente si possa favorire solo con un maggior flusso di clienti che abitano, frequentano e visitano il centro storico. E tutto questo, ad esempio, si porrebbe in contrasto con una ventilata introduzione della tassa di soggiorno sul turismo.
Acquisito il fatto quindi che per il rilancio del centro storico si debba necessariamente andare oltre l’auspicabile correttivo TARI, attendiamo la maggioranza ad una condivisione delle nostre 8 osservazioni al PRG inerenti il centro storico. In particolare ci riferiamo a quelle che favoriscono il pieno e organico recupero delle mura e delle zone perimurali cittadine al fine della creazione di una “quinta di passaggio” (un sistema di parcheggi perimurali e connessioni ciclopedonali per favorire una facile “osmosi” fra città moderna e centro storico), a quelle inerenti il recupero funzionale dell’ex-ospedale, al progetto di Piazza Burri e a quelle inerenti il possibile trasferimento di SUC in periferia degli edifici classificabili “corpi fuori contesto”.

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