Non solo non si hanno notizie di lavori nelle tratte Città di Castello – Sansepolcro e Perugia Ponte San Giovanni – Terni; non solo si hanno tempi di percorrenza degni di locomotive a vapore ai tempi della Ferrovia dell’Appennino Centrale (tra l’altro costruita in 6 anni negli anni 80 del XIX secolo); non solo si prefigura un ‘ulteriore (breve?) stop anche sul percorso Città di Castello – Umbertide per formare il personale su potenziali nuovi consensi di sicurezza, ma assistiamo anche a litigi societari tra Provincia di Perugia e Regione dell’Umbria per quanto concerne la gestione delle perdite di esercizio. Un comportamento che forse può trovare remota giustificazione negli anfratti dei sempre più rigidi bilanci degli Enti ma che risulta assolutamente incomprensibile per gli ultimi irriducibili utenti della ferrovia ormai esausti anche nelle richieste del minimo sindacale in termini di sicurezza, tempi di percorrenza e rotture di carico. L’interrogazione presentata in data odierna ha le finalità di un’assunzione di responsabilità ufficiale da parte della Presidenza della Provincia in termini di impegni sulla riapertura della ferrovia e soprattutto per chiarire la posizione dell’Ente rispetto ad una Regione che per sua stessa ragion d’essere dovrebbe programmare invece di creare ulteriore confusione in Comuni, soggetti di area vasta e soprattutto cittadini.
Andrea Lignani Marchesani
Consigliere provinciale FdI Perugia
Il Sottoscritto Consigliere provinciale,
EX FCU: Andrea Lignani Marchesani FdI “sui ritardi e disagi agli utenti la Provincia si assuma le proprie responsabilità”
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