Il mistero del disegno di Leonardo agli Uffizi si scioglie in Valtiberina

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Di Pino Benedetti
La vicenda del ritrovamento da parte dell’Opificio delle Pietre dure di un secondo disegno dietro il Paesaggio con fiume del 1473 di Leonardo si avvia a soluzione .La vicenda nacque il 27 luglio scorso da una richiesta di sopraluogo al Gabinetto dei Disegni e delle stampe sul famoso disegno, da parte del dr Pino Benedetti Presidente del Centro Studi Leonardo in Valtiberina per controllare la sua ipotesi di una doppia stesura leonardesca sul foglio.lo scrupolo era nato per le ripetute dispute sulla località là rappresentata dopo l’ipotesi del dr Luca Tomio che si trattasse della Cascata delle Marmore invece che della campagna toscana, ma sempre databile al 1473.La difficile dimostrazione della eventuale visione delle Marmore in quell’anno da parte di un giovanissimo Leonardo ha portato il Dr Benedetti a ipotizzare che anche se fosse stato possibile la visione della cascata, questa non poteva che essere stata fatte agli inizi del 500 con la preferenza al 1503,quando Leonardo per ben tre volte raggiunse Roma quando Leonardo raggiunse quella città con il Borgia dall’Umbria e quindi modificando il suo vecchio disegno sovrapponendo la cascata La visione diretta del famoso disegno ha convinto il dr Benedetti e il collaboratore della direttrice Drssa Marzia Faietti , che l’opinione aveva solide basi visive ma che sarebbe stato auspicabile un riscontro scientifico, come risulta dalla corrispondenza intercorsa dopo l’incontro. Il dr Eike Schmidt direttore degliUffizi chiese all’Opificio delle Pietre dure di effettuare le analisi scientifiche. Recentemente sono stati resi noti sia i primi che i definitivi risultati delle indagini sofisticate ed innovative effettuate dai tecnici dell’Opificio. Ilfamoso disegno di Leonardo ha in effetti due stesure diverse come ha stabilito l’analisi degli inchiostri e le fotografie agli infrarossi , mostrate in due diverse conferenze stampa del Dr.Schmidtcosì come intuito dal dr.Benedetti. Ma le sorprese non finirono qui il foglio era stato utilizzato anche nella facciata posteriore dove sono stati identificati un nuovo paesaggio, delle figure e una scritta Queste assolute novità hanno permesso di riconoscere al dr Benedetti anche la sua ipotesi di datazione della seconda stesura .Infatti le figure di guerriero e di uomo sono perfettamente simili a quelle vergate da Leonardo in un altro disegno oggi a Windsor RL…attribuito dalla critica al 1503 e anche la figura di profilo quasi caricaturale di uomo appare identica nei due fogli Del resto le figure di guerrieri fanno pensare ai primi abbozzi della Battaglia di Anghiari, che in questo caso sarebbe stata pensata in Valtiberina già prima di Firenze. Il paesaggio costituisce l’ultima sorpresa esso infatti ricalca con tecniche e mani diverse un particolare del disegno a Windsor Rl 12399 r ricondotto da anni con certezza alla illustrazione del corso del Cerfone da parte di Leonardo in occasione del suo lavoro per la Regimazione dei Fiumi Tevere Cerfone e Sovara appunto in quegli anni. Questa straordinaria scoperta dell’Opificio delle Pietre Dure dà quindi l’ennesima conferma della presenza di Leonardo in Altotevere come più volte documentato dal Centro Studi Leonardo in Valtiberina ,del suo lavoro e della presenza dei suoi collaboratori come si evince dalla copia dell’Angelo incarnato di Salaì nello stesso disegno di comparazione. Non solo ma così si addensano le ragioni che fanno propendere per l’effettuazione di Leonardo dei primi studi sulla Battaglia di Anghiari nel luogo dove si svolse, traendo dal paesaggio e dalla gente l’ispirazione primitiva per il celebre capolavoro.

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