Trasporto urbano: Associazione il mosaico sul “piede di guerra”

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La nostra Associazione e’ molto sensibile per tutte quelle problematiche che affrontano i temi della mobilità e che interessano il nostro comprensorio e la nostra città in particolare. Poche le segnalazioni in questi anni da parte di alcune forze politiche, quasi nulle da parte di quelle organizzazioni che hanno tra i loro iscritti persone fruitori di questo genere di servizio. La nostra associazione e’ ben lieta di ricevere segnalazioni a firma di residenti del nostro comune . Dal pasticcio FCU alle barriere architettoniche tuttora presenti, i problemi non si esauriscono. Parliamo stavolta di trasporto urbano, partendo dalla segnalazione di alcuni concittadini di Pesci d’Oro che ci fanno presente come non ci sia il passaggio di autobus urbani nella loro zona (Piosina e Lerchi sono considerate fascia urbana, Pesci d’Oro no). Ci ricordiamo che esisteva dalla fine anni 80 a fine anni 90 la linea E , poi tolta proprio prima che quell’area come altre si ingrandisse con nuove abitazioni e di conseguenza altre famiglie. E allo stesso tempo, chi di noi tifernati non ha ripetutamente avuto l’occasione di vedere bus urbani che vagano per la città con poche o nessuna persona all’interno? Molti i cittadini che hanno fatto questa considerazione , dando la colpa all’Azienda gestore del servizio e non a chi ha il compito di programmare il trasporto locale, che e’ cosa ben diversa ….. È fin troppo evidente come la programmazione generale della città pensata dalle amministrazioni negli anni 80 e 90 sia stata stravolta dalla realtà sociale ed economica che si è andata sviluppando, rendendo necessaria una revisione profonda di molti strumenti urbanistici tra i quali la mobilità non è certo secondaria. I parcheggi dell’ansa del Tevere e le scale mobili senza passaggio di bus e senza collegamenti ( anche qui non passa il servizio urbano!) ci paiono paradigmatici della scarsa attenzione posta alla questione, spesso affrontata in passato con una semplice e generica cessione di tratte a favore dei privati ritenendo così di effettuare un qualche risparmio, tratte sulle quali vorremmo conoscere ad esempio il rapporto tra costi ed utenti realmente serviti. Insomma, la risposta standard delle amministrazioni che non ci sono risorse ci sembra ancora una volta, come nel caso delle barriere, un po’ il paravento per nascondere ritardi e scarse competenze, figlie purtroppo di una stagione politica che non ha portato fortuna alla maggioranza degli amministrati. Programmare seriamente non è ormai più una opzione, ma l’unica possibile procedura per realizzare servizi adeguati alle esigenze dei cittadini, la cui sopportazione sembra essere, e giustamente, in esaurimento. Una città si giudica non solo dalla sua storia, ma anche e forse soprattutto, dalla qualità dei servizi che sa offrire ai propri abitanti….. P.s : “pensierino della sera”…….ma chiudendo piazza Garibaldi agli autobus (era ora!!!!!), dove porteremo il nuovo terminal??…..a Piazza della Repubblica ?…….saranno felicissimi gli abitanti di Via Carlo Liviero….!!!!!!

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