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Verso la Giunta, Fratini prova a trovare la quadra e a non “scontentare” LEU

Sabato 15 giugno, salvo sorprese, San Giustino conoscerà i nomi degli assessori scelti dal neo Sindaco Fratini per il secondo mandato amministrativo. Il primo cittadino, alle prese con le prime frizioni interne, deve trovare la quadra e provare (questione estremamente difficile) a calmierare le fronde interne (LEU ma non solo) che pretendono il rispetto degli accordi elettorali sottoscritti al momento della chiusura delle lista.
Andiamo per ordine Simone Selvaggi, a quanto pare, potrebbe vedersi confermate le deleghe al bilancio e personale ma ci spingiamo oltre, Fratini pensa per lui ad un ruolo istituzionale di prestigio, la poltrona di vice sindaco, questo consentirebbe a Selvaggi di allenarsi in vista della prossima tornata elettorale, che lo vedrà quasi sicuramente candidato alla poltrona di primo cittadino, ma ci sarà da capire se Elisa Mancini, a cui dovrebbero essere confermate le deleghe alla sicurezza, al sociale e allo sport, prenderà a cuor leggero questa decisione. A Milena Ganganelli Crispoltoni, l’assessorato alla cultura, ha lavorato tanto e bene, giusto che venga confermata in un ruolo che le calza a pennello. Andrea Guerrieri, uomo forte di rifondazione si prenderà la delega ai lavori pubblici, si parla anche di ambiente, ma su questo versante ci potrebbero essere delle sorprese, già decisa la poltrona di Presidente del Consiglio comunale che andrà a Ginevra Comanducci.
Ma la vera partita si gioca sull’urbanistica, il piano regolatore è scaduto da tempo, si dovrà pianificare la San Giustino del futuro, gli interessi sono tanti (non solo economici) sarà complicato trovare una sintesi, riuscirà il primo cittadino a trovare la quadra, ma soprattutto a rispettare quanto deciso al momento della chiusura della lista?  su questo versante LEU pretende il pieno rispetto degli accordi sottoscritti al momento dell’ingresso del partito nella coalizione, Fratini nicchia,  sa che consegnare l’urbanistica a LEU incrinerebbe ulteriormente i fragili equilibri interni al PD,  questo renderebbe il suo secondo mandato un percorso con ostacoli difficili da superare.
Saranno giorni intensi, si conteranno i numeri a disposizione, per poi decidere quale delle soluzioni sul tavolo sarà la meno dolorosa da prendere, del resto contano i voti che si hanno a disposizione e LEU da questo punto di vista ha poco da offrire. Chiudiamo con le dichiarazioni post voto e su quelle che saranno le dinamiche post elezioni regionali, la Lega è stata chiara, se noi vinciamo dovremo capire quali margini di trattativa ci saranno per le (poche) amministrazioni di sinistra che governano i Comuni dell’Umbria, Città di Castello a parte, si annunciano periodi difficili per i Sindaci di sinistra, che dovranno gioco forza confrontarsi (per la prima volta) con un governo regionale a guida centro destra.

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