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Tumore gastrico: Città di Castello candidata a essere punto di rider nazionale per studi pilota

Città di Castello si candida a divenire punto di riferimento nazionale per studi-pilota sulla patologia tumorale gastrica. Nel convegno di ieri presso la biblioteca “Carducci” patrocinato dal Comune sul tema “Analisi della patologia tumorale nel contesto dell’Altotevere : incidenza, clinica e prevenzione, sorveglianza ambientale”, rappresentanti delle istituzioni pubbliche, del mondo della sanità e dell’università, del volontariato, hanno condiviso con l’Associazione Altotevere Contro il Cancro l’impegno a promuovere un tavolo di lavoro per proporre nuove strategie finalizzate alla ricerca dei fattori di rischio e alla conduzione di studi applicativi per uno screening della patologia tumorale gastrica che coinvolga la popolazione tifernate e i residenti del comprensorio altotiberino. Unanime anche l’istanza di assicurare continuità all’attività di studio del Registro Tumori Umbro di Popolazione, di cui i presenti, attraverso l’intervento del direttore Fabrizio Stracci, hanno potuto apprezzare l’importanza nell’analisi puntuale dell’epidemiologia del cancro. Il primato in Umbria per la diffusione del tumore gastrico, insieme al più alto tasso standardizzato (per 100.000 abitanti) di incidenza del cancro per gli uomini (893,28) ed il secondo per le donne (533,62), devono essere fattori di spinta per intraprendere iniziative concrete sui versanti della prevenzione e della ricerca. Questa la determinazione espressa, insieme al presidente dell’Aacc Italo Cesarotti e al moderatore del convegno Gaetano Zucchini, dall’assessore al Sociale Luciana Bassini, che portando i saluti del sindaco Luciano Bacchetta è intervenuta per conto della giunta comunale tifernate rappresentata nell’occasione anche dagli assessori Monica Bartolini e Luca Secondi. In una sala conferenze gremita da rappresentanti della Sanità locale, tra cui il direttore sanitario facente funzioni dell’Usl Umbria 1 Silvio Pasqui, del volontariato e cittadini, numerosi consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, che nell’ultima seduta hanno approvato la mozione sul tema presentata dal collega Zucchini, hanno ascoltato gli interventi del professor Stracci e del dottor Franco Biagioni, dirigente dell’Unità Operativa di Oncologia dell’ospedale di Città di Castello. Il direttore del Registro Tumori Umbro di Popolazione ha confermato l’esigenza di affrontare la questione dell’incidenza della patologia tumorale gastrica nel territorio tifernate, pur in un contesto mondiale di diminuzione della diffusione di questa specifica patologia, riducendo i fattori di rischio (tra cui, ad esempio, l’infezione da Helicobacter Pylori, il fumo, il consumo eccessivo di sale, l’inquinamento ambientale da polveri fini) ed agendo sul versante della prevenzione. Esplorando il rapporto di rischio con la matrice ambientale e i suoi inquinanti, nel quadro di cause riconducibili anche a fattori genetici e stili di vita,  Biagioni ha dato conto della positiva ricaduta degli screening nella lotta alle patologie tumorali,  sottolineato come l’Italia sia ai vertici in Europa per i dati di sopravvivenza, in continuo miglioramento grazie a diagnosi precoci e perfezionamento delle terapie. In questo contesto, le testimonianze di alcune pazienti del gruppo Farfalle dell’AACC hanno contribuito a sottolineare la fiducia nelle possibilità di cura e nella crescita dell’aspettativa di vita.
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