Umbertide cambia: “poche luci e tante ombre nell’ultimo Consiglio Comunale”

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“Con un nostro ordine del giorno, votato da tutte le forze presenti in Consiglio, anche Umbertide incomincerà a sostenere l’economia circolare o meglio un’economia sociale. “La legge n. 166/2016 – spiega i Consigliere di Umbertide cambia Gianni Codovini – permette la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi. Significa che le utenze non domestiche relative ad attività commerciali, industriali, professionali e produttive che producono o distribuiscono beni alimentari e che a titolo gratuito cedono tali beni alimentari agli indigenti e alle persone in maggiori condizioni di bisogno ovvero per l’alimentazione animale, possono usufruire di una riduzione della tariffa sulla tassa dei rifiuti. Si tratta di una buona pratica, di economia sociale o circolare come si dice; spetta pertanto ai Comuni applicare questa riduzione della Tari. Appunto nell’ultimo Consiglio comunale è passato questo principio di riduzione della Tari, spetta ora alla Giunta applicarlo, costituendo un nucleo operativo con le associazione del volontariato e del Terzo settore”. A questa ottima azione fa riscontro, però, un atteggiamento di chiusura della maggioranza, di fronte al tema della trasparenza e dell’efficacia dell’amministrazione. “Infatti. Umbertide cambia – ricorda Gianni Codovini – ha presentato il Regolamento per disciplinare l’affidamento di lavori, servizi e forniture sotto la soglia di 40mila euro, come previsto dal Codice degli appalti. E ciò per garantire non solo la trasparenza, ma anche la parità di trattamento e la rotazione nelle procedure di gara al fine di favorire tutti gli operatori economici, anche le micro e le piccole imprese. Si tratta di una norma che l’ANAC (Autorità anticorruzione, quella di Cantone) raccomanda come una pratica fondamentale nel governo delle amministrazioni e per l’apertura del mercato. A questa logica ci siamo attenuti, ma non è bastata per far passare il Regolamento. Naturalmente senza sapere con quali argomentazioni la maggioranza lo ha rigettato. Silenzio”.

Voce forte e sprezzante invece è stata dedicata alla risposta sulla interrogazione di Umbertide cambia riguardante la mancanza delle celebrazioni ufficiali della Festa della Repubblica del 2 giugno. Rimane, al di là delle posizioni, un inescusabile ferita istituzionale: siamo l’unico Paese in Italia a non aver ricordato e festeggiato i valori repubblicani e della patria. Negligenza, superficialità o scientifica posizione? Il Sindaco non ha risposto”

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