Va a Pupi Avati il Premio Città del diario 2019, domenica 15 settembre nel corso della manifestazione conclusiva memorie in piazza del Premio Pieve.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a una personalità del panorama culturale che nel suo operare ricerchi e custodisca le infinite risorse della memoria: individuale, collettiva, storica, politica, economica. Le atmosfere che il maestro bolognese descrive nei suoi film sono quelle che si ritrovano sfogliando le memorie degli italiani. Protagonista delle sue pellicole è proprio quella “gente comune” che ha donato la propria scrittura privata all’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano. I luoghi che descrive sono quelli in cui sono nati e hanno vissuto i diaristi. Le storie minute, le vite delle persone semplici dell’Italia di provincia che non c’è più, che è però radicata nella memoria, nella sua e in quella popolare, custodita a Pieve Santo Stefano.
Il maestro del cinema italiano ha da poco festeggiato 50 anni di carriera da regista. Non ha mai chiesto ai personaggi dei suoi film di essere più di quello che in realtà sono, osservando persone e luoghi reali e restituendoli per intero. Ritirerà il Premio Città del diario nel giorno del trentacinquesimo compleanno del Premio Pieve.
A Pupi Avati il Premio Città del Diario 2019 nel 35° compleanno del Premio Pieve
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