Più luce e meno inquinamento: Città di Castello completa la telegestione dell’illuminazione pubblica. Sui pali della luce non solo internet ma anche una stazione metereologica

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Con la sostituzione degli ultimi 569 punti luce, il comune di Città di Castello nell’ambito di Agenda Urbana ha completato il sistema di tele gestione dell’illuminazione del centro storico. L’intervento prevede la sostituzione di circa 569 corpi illuminanti e la sistema-zione di 10 quadri elettrici di comando per un importo complessivo dei lavori di 490mila euro. Contestualmente sono stati installati 36 punti luce nuovi per l’illuminazione archi-tettonica dei principali monumenti architettonici del centro storico e con una variante potenziata la rete con un punto luce in via Campo dei Fieri a San Giacomo, in via Na-zario Sauro con la sostituzione di 16 lanterne esistenti poste nell’area a verde lungo le mura urbiche e con l’installazione di un nuovo punto davanti all’area verde e Viale Franchetti, che servirà la zona dei giochi per bambini.
“Ne parliamo a lavori finiti: la telegestione è una realtà già operativa” hanno detto il sin-daco Luciano Bacchetta e l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi, illustrando la parte conclusiva del progetto Smart public lighting, una delle azioni del programma di Agenda Urbana, “finalizzata ad aumentare la copertura e la capacità, riducendo la spe-sa e l’impatto ambientale della pubblica illuminazione. Se infatti rimane prioritario l’aspetto della sicurezza, questo servizio pubblico essenziale ha aumentato le sue im-plicazioni nel contesto della valorizzazione monumentale e dell’arredo urbano in senso lato. Città di Castello le ha recepite e ne ha aggiunto di ulteriori, rendendo i punti degli hot spot per internet e la connessione dati. Infine a Piazzale Ferri la rete dell’illuminazione fungerà anche da stazione metereologica e i dati rilevati saranno a disposizione sul sito del comune”.
Le caratteristiche del sistema sono state illustrate dal responsabile del Servizio Aldo Fegatelli e dal responsabile dei Servizi Informatici e Telematici del comune Lucio Baldacci: “In realtà Città di Castello è all’avanguardia nella regolazione ed automazione della pubblica illuminazione: nel 1988 avevamo già sostituito alcuni corpi SAP, Sodio ad alta pressione, con i corpi LED, Light Emitting Diode. L’attuale tecnologia” ha ricordato Fegatelli “permette oltre ad un netto miglioramento dell’illuminazione, un risparmio energetico di oltre il 60% e la possibilità di monitorare e gestire lo stato degli impianti anche da remoto”.
Le azioni messe a sistema saranno mirate alla diminuzione dell’inquinamento luminoso (migliore concentrazione del fascio luminoso, nessuna emissione verso l’alto), più ri-sparmio energetico, più sicurezza, miglior gestione del sistema sia a carattere di manu-tenzione che di accensione/spegnimento e monitoraggio dei guasti. “Inoltre abbiamo la possibilità di tramutare il normale punto luce in una punto di connessione di reti tecno-logiche, oltre ad un netto miglioramento dell’illuminazione, garantendo a parità di effi-cienza una maggiore resa e maggiori benefici per l’ambiente” ha aggiunto Baldacci “Tra gli interventi c’è l’installazione di una stazione metereologica wireless, collocata in un punto luce nell’area verde del parcheggio di Via Nazario Sauro, per il monitoraggio e rilevamento dei dati statistici delle condizioni meteo collegata al sistema informativo e documentale dell’ente”.
I lavori sono stati aggiudicati alla ditta Comitel di Belpasso rappresentata da Andrea Valenti con un ribasso di circa il 28% e subappaltati a Di Bella Costruzioni, rappresen-tata da Orazio Caltapiano, che ha già completato gli interventi previsti. Nel corso della conferenza stampa, alla quale erano presenti anche il dirigente del Settore Urbanistica Federico Calderini, il dirigente dei Lavori Pubblici Stefano Torrini, Giovanni Pauselli, dell’Ufficio Progettazione, si è parlato anche del sistema di videosorveglianza, progetto che è alla fase del collaudo finale dopo l’installazione di 14 telecamere aggiuntive delle 28 già presenti” ha detto Baldacci, precisando che “ora manca la parte relativa all’attivazione dal punto di vista giuridico, poi si potrà accendere l’interruttore. Nel 2020, in collegamento al PUMS e ad Agenda Urbana, entrerà nel vivo anche la realizzazione del circuito per i controlli sulla ztl del centro storico, nel quale le telecamere sono sei”.

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