“È vergognosa la propaganda con cui il sindaco Bacchetta cerca di ingannare i tifernati. Parlare di Città di Castello come della città del bengodi, dove i cittadini vanno all’80 per cento in bicicletta (dato su ” indagine empirica” (sigh), o come della capitale delle buone pratiche è semplicemente ridicolo”.
Lo ha dichiarato Emanuela Arcaleni, consigliera comunale di Castello Cambia che così ha proseguito:
“Forse la grancassa dell’amministrazione comunale si è dimenticata di ricordare che l’unica pista ciclabile della città è stata trasformata in un posteggio. Che quella lungo il Tevere è una carrabile dove senza controllo passano i mezzi agricoli e non solo. Che le strade sono dei colabrodo e i pochi ciclisti coraggiosi rimasti sono costretti a un pericoloso slalom per evitarle. Il centro storico, ormai morente grazie a politiche miopi, ha una pavimentazione costata milioni di euro che, grazie al traffico selvaggio, è già da rifare.”
“Ci chiediamo- continuano i consiglieri Arcaleni e Bucci- se per “buone pratiche” la Fiera delle Utopie Concrete intende anche quella di irrorare i campi di tabacco con pesticidi e altri veleni, senza chiedere nè far nulla per ottenere opportuni controlli. O forse quella di ricoprire con una colata di cemento l’area ex Fat, lasciando nel degrado l’ex ospedale, o di lasciare in abbandono il parco della Montesca, polmone verde della città assieme al suo campeggio, ormai chiuso da diversi anni. Magari, sempre a proposito di buone pratiche, qualcuno potrebbe anche chiedere conto dei motivi per cui la sbandierata Piastra logistica, costata decine di milioni di euro pubblici e inaugurata già tre volte con il codazzo di giornalisti al seguito, è ancora chiusa e inutilizzata, con grande sperpero di denaro pubblico. Per non parlare dell’assenza di qualsiasi iniziativa culturale estiva…”
“C’è modo e modo di farsi campagna elettorale. Bacchetta e la sua amministrazione paiono avere scelto la peggiore: quella della propaganda, della mistificazione e del fumo negli occhi, che poi sono i migliori alleati di chi afferma che il centrosinistra dei decenni appena trascorsi ha messo in atto solo politiche senza visione e incapaci di futuro. È veramente giunta l’ora di voltare pagina, a Città di Castello così come in Umbria”.