“A Città di Castello aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti e calano le tariffe a carico delle famiglie”.
E’ quanto sottolinea l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti, che prende spunto dalle recenti indagini diffuse dalla Regione Umbria e dall’Osservatorio Tasse Locali di Confcommercio per evidenziare come “la comunità tifernate emerga come caso esemplare di gestione dei rifiuti efficace, che non scarica i costi sui cittadini”.
Se i risultati del monitoraggio semestrale della raccolta differenziata effettuato nel 2019 dalla Regione Umbria hanno certificato il raggiungimento a Città di Castello dell’obiettivo nazionale del 65 per cento, con un incremento superiore al 5 per cento rispetto al 2018, l’indagine di Confcommercio ha segnalato che l’Umbria, con un aumento dell’8,5 per cento tra 2017 e 2018, è la regione dove i costi della Tari sono maggiormente cresciuti, in un contesto nel quale dal 2010 la tassa in Italia è lievitatadel 76 per cento.
“I dati più recenti ci dicono che a Città di Castello tra aprile e agosto la percentuale di raccolta differenziata si è attestata stabilmente tra il 65 e il 68 per cento, con un incremento complessivo di circa 20 punti tra 2015 e 2019, negli stessi anni in cui il Comune, grazie alle positive performance gestionali di Sogepu, ha diminuito la Tari per le utenze domestiche del 16 per cento”, afferma Massetti,che sottolinea: “abbiamo premiato l’impegno con cui la maggioranza dei cittadini ha adottato i corretti comportamenti nella separazione dei rifiuti e condiviso le modalità di gestione dei servizi, determinando gli importanti risultati ottenuti”.
“Sopra i 15 mila abitanti, Città di Castello è tra i comuni in Umbria dove sono applicate le tariffe più contenute – puntualizza l’amministratore unico di Sogepu Cristian Goracci – un risultato che è stato possibile mantenere nel tempo grazie alla capacità dell’azienda di prendere in anticipo le decisioni strategiche fondamentali per gestire in autonomia i rifiuti nel comprensorio, evitando gli oneri derivanti dal ricorso a impianti fuori regione”. “Per effetto di queste scelte – continua Goracci – l’azienda ha acquisito un ruolo fondamentale per la tenuta del sistema umbro di trattamento e smaltimento dei rifiuti, che siamo disponibili ad esercitare ancora nell’interesse della collettività, in sinergia con gli altri gestori regionali”.
L’adozione graduale da parte di Sogepu di un modello di ritiro “porta a porta” capillare, che copre oltre l’80 per cento del territorio e raggiunge gli utenti direttamente a domicilio, è alla base dell’incremento della raccolta differenziata registrato a Città di Castello, cui hanno dato impulso le politiche di razionalizzazione e ottimizzazione del servizio sviluppate dall’azienda, ma soprattutto ilmiglioramento dei comportamenti dei cittadini, che, anche grazie ai controlli costanti, hanno perfezionato la qualità dei conferimenti.
Nell’ultimo anno un contributo importante è venuto dall’avvio del servizio di raccolta “porta a porta” del verdeproveniente dalla manutenzione di orti e giardini: sono state oltre 1.500 le utenze alle quali sono stati consegnati in comodato gratuito i contenitori, andando a soddisfare un’esigenza molto avvertita dalla popolazione tifernate.