“NCome prima giornata di ricerca, è andata abbastanza bene. Le due lagotte Lolita e Chiara che sono uscite con me questa mattina erano agitatissime: il bosco è abbastanza umido e hanno fatto tanti buchi, manca solo poco per una condizione quasi perfetta! Non appena la temperatura scenderà di qualche grado, penso che avremo tartufo bianco a volontà in tutta la parte nord dell’Umbria. Come pensano un po’ tutti, dopo un’estate cosi piovosa, dovremmo avere una bellissima annata. Incrociamo le dita e stiamo a vedere che succede.” Elisa Ioni, 43 anni, una laurea di sociologia in tasca, appassionata di turismo e promozione del territorio e dal 2007 responsabile commerciale di una nota azienda fra le più quotate del settore legato alla raccolta, lavorazione e distribuzione di questo prelibato prodotto a livello internazionale, rappresenta un po’ il simbolo di un evidente svolta nei costumi e tradizioni secolari. Lei, in Alta Umbria, guida il piccolo esercito “rosa” dei cavatori di tartufi che oggi hanno aperto la stagione della ricerca della prelibata trifola (in programma fino al 31 dicembre 2019) il profumato e ricercatissimo tartufo bianco. Donne col vanghino e il cane al guinzaglio in aumento in Alta Umbria. I dati parlano chiaro: circa il 15 per cento dei nuovi tesserini rilasciati da poco da Comunità Montana ed Afor per la ricerca del tartufo appartengono alle donne nel territorio compreso fra Alto Chiascio e Altotevere. In totale l’esercito dei cavatori da queste parti sfiora quota 2.200. “Non sono certamente sola a cercare la trifola – ha concluso Elisa Ioni – altre donne anche prima di me hanno deciso di praticare questo sano hobby all’aria aperta. Invito le donne a fare come noi prendere il tesserino, un vanghino e addestrare un cane e rispettare sempre le regole. La notizia arriva mentre è già in moto la macchina della Mostra del tartufo bianco, che festeggerà le 40 edizioni tra 1 e 3 novembre 2019, ed imperversa il pronostico sulla stagione della trifola, ormai alle porte: “La pioggia e sole dell’estate ci fanno sognare: è il clima ideale per grandi quantità e grandi pezzature” dicono il presidente dell’Associazione Tartufai Alessandro Ghigi e il segretario Italo Bianchini, ricordando che la legge del mercato farà il resto: “Abbiamo vissuto stagioni dove trovare una piccola trifola era già un successo con prezzi a tre zeri per un chilo di tartufo. Questa annata, se le attese saranno rispettate, sarà invece low cost, con buon tartufo ad un costo accessibile”. “Una ragione in più per venire a Città di Castello nei giorni della Mostra, che propone mercati, showcooking, degustazioni e un cibo creato appositamente per il 40° che per ora non sveleremo” aggiungono l’associazione e il Comune di Città di Castello promotori dell’evento, annunciando la trasferta di Fico dove “a metà ottobre la mostra numero 40 verrà presentata insieme ai partner di questo illustre compleanno, tra cui l’associazione Città del Tartufo con cui stiamo promuovendo la campagna per il riconoscimento Unesco”.
La prima uscita di lady tartufo, Elisa Ioni, che guida il piccolo esercito di donne tartufai
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