I Sindaci della Valtiberina, in questi giorni, avrebbero dovuto fare una sola cosa: far ritirare immediatamente le fatture emesse nei confronti delle famiglie con disabili a carico per i servizi domiciliari e cominciare un dialogo con le famiglie stesse e i Consiglieri dell’Unione per trovare una soluzione condivisa e umana. Invece, sulla vicenda, assistiamo all’ennesima presa in giro.
A seguito della richiesta dei Consiglieri del gruppo PD di convocareun Consiglio straordinario dell’Unione dei Comuni rivolto alla discussione del delicato argomento per ricercare soluzioni in merito alle richieste di pagamento pervenute alle famiglie, dopo ben dieci giorni dal deposito della richiesta, avvenuto il 23.09 u.s., il Presidente dell’Unione attualmente in carica nonché Sindaco di Anghiari, Alessandro Polcri, ha risposto con una nota che lascia davvero esterrefatti.
Il Presidente, al solo evidente scopo di prendere tempo, ha infatti chiesto al gruppo consiliare PD di riformulare la propria istanzaappellandosi a cavilli giuridici – peraltro infondati, ad avviso dei consiglieri PD – per i quali avrebbe ritenuto di non accettare larichiesta di convocazione di un consiglio straordinario dell’Unione.
Ora, di fronte ad una problematica così delicata come quella dei servizi assistenziali domiciliari e all’urgenza di trovare una formulache possa alleggerire al massimo i costi delle famiglie, alle quali sono già pervenute le fatture della compartecipazione, il fatto che l’Unione e, quindi, i Sindaci della Valtiberina, invece che preoccuparsi di affrontare la questione trovino appigli per rimandare ogni discussione, è a dir poco inaccettabile e irrispettoso delle famiglie coinvolte in questa vicenda.
Non solo, quindi, alcun gruppo di lavoro per la rielaborazione delle tariffe in questione è stato ad oggi ancora fatto (il termine per la sua costituzione era il 15 settembre!) ma anche il Consiglio straordinario richiesto sul punto dal gruppo consiliare PD dell’Unione è stato rinviato, con pretesti assurdi, ad una data (ancora ignota) sempre più lontana.
E’ chiaro che i Sindaci dell’Unione preferiscano “temporeggiare” piuttosto che assumersi la responsabilità di affrontare la questione.