Lezione del fisico umbertidese Roberto Piandani ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo Umbertide-Montone-Pietralunga

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Tanti sapevano forse di un umbertidese che lavorava al Cern di Ginevra, ma pochi lo avevano visto di persona. Si chiama Roberto Piandani, ha 37 anni e si è diplomato alle scuole medie Pascoli di Umbertide e ha preso il diploma di maturità scientifica al locale Liceo di Umbertide (ora Campus Da Vinci). Si è poi laureato in Fisica e ha conseguito un dottorato di ricerca all’Università di Perugia, in cui svolge ricerche su un campo affascinante e sterminato come materia e antimateria.Da lì è cominciata la sua carriera di scienziato che lo ha portato a diventare una delle 1500 persone che provenienti da tutto il mondo che hanno dato il via all’acceleratore del Cern a Ginevra, la più grande e potente struttura mai realizzata dall’uomo per indagare i misteri della materia. In uno dei momenti che lo vedono libero (visto che alterna periodi a Ginevra ed altri in Italia) è stato ospite dell’Istituto Comprensivo di Umbertide, dove ha tenuto una bella lezione ai ragazzi di tutte le classi Terze per parlare del suo lavoro. Tante le domande dei giovani affascinati dall’ “Einstein” umbertidese, che ha parlato loro in un linguaggio accessibile (nonostante la difficoltà della materia) della sua passione per i Neutrini e altro. Ha parlato del fatto se esista il famoso “Bosone di Higgs” (o particella di Dio) e della materia oscura, che da tempo occupa le indagini dei cosmologi. Attualmente lavora ad un esperimento sulla stazione spaziale internazionale, cosa che ha colpito molto i ragazzi. Piandani è un fisico teorico che si occupa delle particelle elementari e ha parlato ai giovani del fatto che “a lui non interessano le ricadute pratiche di quello che sta studiando, ma saranno poi altri che si occuperanno delle applicazioni pratiche”.Per fare un esempio, ai primi del ‘900 con quello che è avvenuto coi raggi x, in cui ci sono stati dei teorici che hanno studiato le radiazioni, poi c’è stato chi si è preoccupato di applicarle alla medicina e creare le radiografie. Alla domanda su cosa bisogna fare, quale consiglio darebbe a un ragazzo che volesse fare il fisico ha risposto : innanzitutto lo studio, senza trascurare quello dell’inglese (perché è la lingua internazionale della scienza), ma se volessero lavorare al Cern anche il francese che è la lingua colloquiale in cui si parla. Piandani ha affermato come oggi gli studi e le grandi scoperte siano fatte di grandi collaborazioni, di un lavoro di èquipe, che tra scienziati oggi è fondamentale. Roberto Piandani ha tenuto “incatenati” senza una pausa al suo respiro i ragazzi delle medie nell’aula magna dell’Istituto, dalle 9,30 alle 10,30 circa, sciorinando scontri tra protoni, particelle subatomiche ed eventi fisici che hanno lasciato attoniti i giovani ascoltatori, ma, in fondo, è solo una persona troppo intelligente…

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