Uno studio di fattibilità per concedere l’accesso gratuiti agli asili nido comunali. Interpellanza al Sindaco di Calagreti (PSI) e Mencagli (PD)

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Con una interpellanza le consigliere comunali Benedetta Calagreti(Psi) e Francesca Mencagli (Pd) chiedono al sindaco e alla giunta di condurre uno studio di fattibilità finalizzato a concedere l’accesso a titolo gratuito dei bambini agli asili nido comunali. “Uno studio che – puntualizzano le rappresentanti della maggioranza consiliare – anche attraverso l’analisi dettagliata dei finanziamenti europei e regionali, comporti un piano strutturale che abbia una visione di ampio respiro e di lungo termine sulla politica che l’amministrazione intende intraprendere sul tema, anche alla luce delle volontà espresse dal nuovo esecutivo nazionale”. In questo contesto, Calagreti e Mencagli chiedono di conoscere “a quanto ammonta il costo annuo complessivo degli asili nido (personale, utenze, manutenzione ordinaria) e come le rette pagate dalle famiglie incidano su tale costo complessivo”. “Nel caso incidano in percentuale non troppo rilevante – domandano le due consigliere – l’amministrazione si è interrogata sul fatto che tale costo, probabilmente, va a pesare più sulle famiglie che sul bilancio comunale e se, in vista del piano di recupero crediti messo in atto dall’amministrazione e tramite una politica di efficientamento a 360 gradi, sia possibile una rimodulazione del servizio 0-6 anni del Comune, così da ipotizzare uno studio di gratuità del nido d’infanzia?”. Per Calagreti e Mencagli “i nidi sono uno strumento fondamentale per sostenere la natalità e aiutare i genitori, che non possiamo mettere nella condizione di scegliere se fare un figlio o mantenere il posto di lavoro”. “I nidi non sono un luogo di babysitteraggio, quindi dovremmo ripensarli come scuola, all’interno di un concetto educativo ampio”, puntualizzano le esponenti di Psi e Pd, che evidenziano come “la possibilità di concedere i nidi gratis avrebbe una serie di ricadute eterogenee e manderebbe un messaggio di vicinanza e di sostegno ai giovani che, troppo spesso, si trovano costretti ad optare fra la realizzazione lavorativa e la famiglia”. Con un simile intervento per Calagreti e Mencagli “si innalzerebbe il tasso di natalità, andando a contrastare quello drammatico di anzianità, che ha già toccato il record degli ultimi cent’anni”, ma si potrebbe anche dare alle giovani coppie “un aiuto concreto, a differenza dei numerosi slogan propagandistici che poi, spenti i riflettori, non danno mai i risultati annunciati”. “La gratuità rappresenterebbe, altresì, un’opportunità pedagogica per i bambini, dato che numerosi studi dimostrano che l’accesso anticipato determina un rendimento scolastico migliore, e un brusco colpo al tasso di abbandono scolastico, di gran lunga maggiore nelle zone in cui la frequenza di nido e materna è minore”, rimarcano le consigliere comunali, nell’evidenziare in ultimo come “si andrebbe anche ad incidere sul linguaggio anticipato del bambino, aiutandolo a sviluppare una socialità costruttiva e contrastando il rischio di bullismo”. “La fascia di utenza media su cui veniva scaricato il costo del welfare per gli ultimi è diventata una fascia grigia che è ormai l’anticamera della povertà, abbandonata e lasciata senza ammortizzatori, mentre i giovani andrebbero incentivati, non demoralizzati”, concludono Calagreti e Mencagli.

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