All’insegna di grandi tartufi, grandi ospiti e grandi incertezze metereologiche, va in archivio la 40 Mostra del Tartufo bianco di Città di Castello, che nel fine settimana di Ognissanti ha catalizzato l’attenzione di un ampia platea alla ricerca di eccellenze enogastronomiche, di tartufi e dello spettacolo della cucina. “Bilancio positivo anche se archiviare un compleanno così importante apre subito la prospettiva del giorno dopo” dicono il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, con l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti, e il presidente della Comunità Montana Alta Umbria Mauro Severini, parlando di un evento “centrale nella programmazione cittadina e nelle politiche di promozione del territorio, che debbono essere sempre più integrate nella valorizzazione di tutte le eccellenze, naturali come la trifola, artistiche e culturali. Nonostante il meteo non ci abbia assistito, abbiamo avuto un notevole flusso di visitatori, attratti dal mercato del tartufo, che è il cuore della manifestazione con i sei produttori presenti – Jimmy Tartufi, Giuliano Tartufi, Il Tartufaro, Martinelli Tartufi, Mirko Tartufi e Penna Tartufi – e con le iniziative collaterali volte ad avvicinare alla cultura del tartufo in tutte le sue notevoli implicazioni, compresa la campagna di riconoscimento dell’Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità”. Nella mattina di domenica si è tenuto un tavolo operativo con il presidente del Centro nazionale studi sul Tartufo di Alba Antonio Digiacomi e con il presidente dell’Associazione Città del Tartufo Michele Boscagli, sindaco, assessore e presidente della Comunità Montana durante il quale sono stati valutati progetti e prospettive di collaborazione tra cui una trasferta a Matera Città europea della Cultura e a New Tork durante EatItaly. 40 anni sono un’occasione per allargare i confini, attraverso un cibo inventato per l’occasione, il Trifola Finger food, e momento di ricordo: così nella sala del consiglio comunale organizzatori e Ordine dei Giornalisti dell’Umbria – presente con il segretario Felice Fedeli – hanno consegnato una targa alla famiglia, alla moglie Maria Guadagni e ai figli, Marco, Riccardo e Cristiana, di Sandro Ceccagnoli, caporedattore del TG1 scomparso di recente e molto legato alla mostra; riconoscimento anche per i produttori, i tartufai, Elio Vagnoni, Remo Odoni, Anna Maria Cagnoni e Pierluigi Manfroni, storico chef del tartufo locale. Nel pomeriggio il popolare comico Dario Vergassola ha movimentato gli showcooking di Parola di Chef, diventando per un giorno testimonial della Campagna Unesco per il tartufo e improvvisando molte e divertenti variazioni sul tema della mostra. Infine il gran galà dei Tartufai, una degustazione collettiva dei produttori presenti alla mostra, su cui si è chiusa l’edizione del 40°. “Grazie alla macchina organizzativa composta da tante persone, che a vario titolo ha dato il suo contributo perché questa mostra entrasse negli annali, mettendosi al servizio della città. Il centro storico di Città di Castello si conferma una cornice flessibile ed ideale per ospitare gli eventi. Oggi archiviamo non senza qualche nostalgia il 2019 e da domani cominceremo a pensare al 2020, perché come dice il nostro slogan, a Città di Castello il tartufo c’è tutto l’anno”.