Politica a San Giustino, se ci sei batti un colpo!

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Sono passati oltre sette mesi, dall’insediamento del parlamentino sangiustinese. Sette mesi avari di proposte politiche e comunicazioni istituzionali. Il problema si pone per la Giunta, “obbligata” per dovere morale, nei confronti della cittadinanza che amministra, a comunicare  tempi e le modalità con cui attuerà il  programma elettorale, che ha permesso a Fratini e al centro sinistra di governare il Comune di San Giustino per altri cinque anni. Ma anche per le istanze di tutti quei cittadini che hanno scelto il centro destra, e che ad oggi, non conoscono  quali siano le interrogazioni, mozioni e proposte portante nelle commissioni e riunioni del consiglio comunale, dalle minoranze.  Ricordiamo, per dovere di cronaca, che in tanti si aspettano risposte e soluzioni concrete su alcuni temi rilevanti per questo territorio.
In primo luogo, si attende ancora una proposta in merito all’interrogazione avanzata alcuni mesi fa da Luciana Veschi, che riguarda un problema sentito da queste parti, quale l’eventuale regolamentazione dell’uso dei fitofarmaci in agricoltura, così come dovrà essere chiarito, dopo il l’imminente pensionamento di alcuni medici di base e pediatri, quali possano essere le ricadute sulle famiglie interessate da questo evento. Ma c’e di più, dopo l’accelerata pre elettorale, sulla manutenzione stradale e sui lavori della variante capoluogo, serve sapere  quando i lavori verranno portati a termine, il completamento di opere così importanti, ci riferiamo alla variante, può subire rallentamenti questo deve essere, gioco forza, messo in preventivo, così come è nella norma, che tali lavori  creino disagi al traffico.  L’auspicio, però,  è che tali disagi possano essere nel più breve tempo possibile risolti. Altra questione centrale, che pare essere passata in secondo piano, sono i lavori che riguardano  la riapertura, o meno, della tratta Sansepolcro/Città di Castello della ex FCU. Temi corposi di una campagna elettorale che sembra distante lustri, oramai. Ci sarà, forse, da ripensare ad un nuovo piano regolatore, perchè la San Giustino del domani, dovrà essere connessa e al momento, la fibra latita in molte zone, rispettosa dell’ambiente, dove le energie rinnovabili abbiano un ruolo preminente, dove si pensi di  mantenere e ripristinare l’esistente, limitando al minimo indispensabile nuovi interventi di edilizia pubblica e privata che forse, visto il perdurare della crisi, possano risultare in parte superflui. Per non parlare della raccolta differenziata dove serve, da subito, un programma forte e condiviso, per riportare San Giustino a livelli accettabili.

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