Giornata di studi sulla “faglia altotiberina” promossa da ordine geologi, regione Umbria, Universita’, Comune e INGV

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Città di Castello ha ospitato, presso la sala convegni della Biblioteca “Carducci”, un importante seminario scientifico sulla “faglia altotiberina”, struttura tettonica (forse è meglio usare il termine geologica) che si trova ad Ovest della Valle del Tevere e che ne ha influenzato l’attuale conformazione, fra San Sepolcro e Perugia. Tale struttura è solo da poco oggetto di studio della comunità geologica e nel seminario, organizzato dall’Ordine dei Geologi della Regione Umbria, con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dell’Università di Perugia – Dipartimento di Fisica e Geologia e del Comune di Città di Castello, con il contributo economico di Edilgiorni e della STACEC, si è fatto il punto sulle attività di conoscenza. Dopo i saluti del rappresentante dell’Ordine dei Geologi, Francesco Brunelli, che ha poi coordinato il seminario e dei rappresentati del comune tifernate, il Sindaco, Luciano Bacchetta, e l’Assessore all’Urbanistica, Rossella Cestini, sono state esposte relazioni multidisciplinari. Viviana Castelli (INGV) ha esposto la Storia sismica della Valtiberina con particolare riguardo al terremoto di Città di Castello del 1789, evidenziando dati di archivio particolarmente significativi. Massimiliano Barchi (Università di Perugia) ha trattato il collocamento della faglia altotiberina nel contesto tettonico dell’Italia centrale, struttura attiva con bassa sismicità, evidenziando gli studi che ne hanno portato all’individuazione. Giovanni Chiodini (INGV) ha esposto le ricerche in atto su Emissione di CO2 e  terremoti, con esempi della recente crisi appenninica. Lauro Chiaraluce (INGV) ha introdotto i presenti all’osservatorio multidisciplinare dell’Alta Valle del Tevere: progetto TABOO. Questo progetto riguarda una delle più importanti infrastrutture di ricerca a livello europeo sul rischio sismico con monitoraggio di tipo sismico (sono stati rilevati oltre 40000 terremoti dal 2010, quasi tutti rilevati solo dagli strumenti, particolarmente sofisticati) chimico (relativamente all’emissione di anidride carbonica e Radon) geodetico (relativamente a spostamenti del terreno anche modestissimi) ed è collocata nella zona dell’Altotevere, fino a Perugia. Lorenzo Sedda, giovane geologo aretino, ha esposto la parte della tesi del Corso di Perfezionamento di Alta formazione in Microzonazione Sismica e Risposta Sismica Locale (organizzato dall’Università di Perugia in collaborazione con l’Ordine dei Geologi Regione Umbria) dal titolo “La faglia altotiberina nel quadro dello studio di microzonazione sismica di un’area nel Comune di Anghiari”. I numerosi i partecipanti (fra cui una classe dell’Istituto Tecnico per Geometri di Città di Castello) anche provenienti da fuori regione, a testimonianza della bontà dell’iniziativa, hanno seguito con estrema attenzione le esposizioni e, dato l’interesse, non sono esclusi seminari di approfondimento dell’argomento.

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