Solidarietà allo sportello ai tempi del coronavirus. Una donna cinese accompagnata dalla figlia dopo aver atteso il proprio turno allo sportello dei Servizi Demografici del comune in via XI Settembre per rinnovare documenti ed espletare altri servizi ha regalato agli increduli dipendenti una dotazione di mascherine, bottigliette di igienizzante ed altri presidi sanitari indispensabili in questo momento di emergenza soprattutto per chi si trova a contatto con il pubblico. In particolar modo è stata propria la figlia, una ragazzina cinese a consegnare il materiale con il sorriso e la consapevolezza di voler fare qualcosa di concreto verso chi ogni giorno cerca di portare avanti, pur fra mille difficoltà e rischi, servizi pubblici che in parte non possono essere svolti da casa, a distanza. “Siamo rimasti sorpresi e commossi per la gentilezza di questo gesto che rimarrà per sempre dentro di noi e ci porteremo dietro come ricordo indelebile di questo momento difficile che stiamo vivendo – ha precisato, Daniela Salacchi, responsabile dei servizi Demografici del comune – mamma e figlia c’hanno fatto una sorpresa che ci sprona ancora di più ad andare avanti nella consapevolezza che viviamo sempre di più nella globalizzazione e la solidarietà senza confini ne fa parte a pieno titolo come in questo caso”. Prima di lasciare l’ufficio mamma e figlia cinesi hanno rivolto un sentito ringraziamento a tutti i dipendenti per la loro professionalità e disponibilità. “Sono questi piccoli ma grandi gesti quotidiani per il significato che racchiudono a rendere vere e dense di emozioni le nostre giornate a contatto con la comunità. Un pensiero di questo genere di una famiglia ed una bambina cinese che magari hanno parenti o amici che qualche settimana fa prima di noi hanno vissuto l’incubo del coranavirus, ci fa capire che la solidarietà ad ogni livello è e sarà l’arma vincente per uscirne tutti insieme e più forti di prima”, ha precisato il vice-sindaco, Luca Secondi, assessore ai Servizi Demografici e Polizia Municipale che assieme ai dipendenti del settore e alla responsabile vorrebbero tributare alla mamma e figlia cinesi un riconoscimento ufficiale a nome di tutta la comunità locale. COMUNILINEA/2020/02/AP/104/GGAL
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