Eliminazione barriere architettoniche a Città di Castello: arriva la richiesta ufficiale da parte del difensore civico

Data:

Attuazione dei percorsi per la definizione da parte dei comuni umbri dei Piani per
l’eliminazione delle Eliminazioni Barriere Architettoniche ( PEBA ) ex art. 32 Legge
41/86

VISTA


la situazione attuale di prolungato ritardo nella predisposizione del piano comunale per la eliminazione delle barriere architettoniche presenti nel nostro Comune di Città di Castello – sia in spazi e strutture pubbliche che private aperte al pubblico – nonostante vi sia da oltre trenta anni una specifica normativa nazionale (L.104/1992, Legge 41/1986, D.P.R.380/2001 T.U. in materia edilizia), e regionale (L.R. n.26/2009) considerando inoltre l’indicazione contenuta nell’articolo 9 e nell’articolo 20 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità approvata il 13 dicembre 2006 alla quale la Regione Umbria ha aderito con D.G.R.n.876/2011 e successivo Articolo 352 L.R. n 11/15 diretta a promuovere e tutelare con i suoi 50 articoli i diritti delle persone con disabilità e in generale sulla vita di tutti i cittadini, inoltre tesa a promuovere il modello dell’Universal Disigner sulla qualità urbana delle nostre città

CONSIDERATO
che permane a tutt’oggi, uno stato dell’arte del tutto insoddisfacente e palesemente discriminatorio in relazione ai bisogni minimi di mobilità ed accesso a luoghi pubblici/privati aperti al pubblico, da parte delle persone con disabilità;
tutto ciò anche in violazione dei documenti ufficiali disponibili (Primo Programma d’Azione Regionale 2016-2018 e Secondo Programma d’Azione Regionale 2019-2021 presentato dall’Osservatorio Regionale umbro sulla condizione delle persone con disabilità (ex art. 352 L.R. n.11/2015),

Richiamati gli obblighi di legge in capo ai Sindaci, come da Leggi n. 104/92, n. 41/1986, n.13/89 per l’elaborazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A ) e, comprendenti:

1 ) gli interventi per l’eliminazione delle suddette barriere negli edifici pubblici già esistenti e nei nuovi fin dalla loro progettazione utilizzando il modello internazionalmente riconosciuto come “Universal Disigner” ed il – Testo unico sull’edilizia ;
2) la sistematica ed uniforme raccolta delle domande di finanziamento avanzate dai privati, per le quali lo Stato ha stanziato fondi che negli ultimi tre anni 2017/2019 ammontano, solo per l’Umbria, ad oltre 4,9 milioni (Atto del Consiglio regionale n. 155/2018-Assessore Chianella) per il 2017/2018/2019/2020 pari rispettivamente a 1.231.000/3.693.000/2.462.000 e 3.693.000 (Atto C.R. n.155/2018 );
3) la redazione, sviluppo e attuazione dei P.E.B.A., con tutte le operazioni di mappatura delle barriere, programmazione degli interventi e dei relativi finanziamenti da esso previsti;
Sottolineato che – in caso di inadempienza da parte degli stessi Sindaci – è previsto l’obbligo per la Regione di nominare un Commissario ad acta. A supporto di tale necessità sostitutiva, si segnale che sono già intervenute condanne penali per omissione di atti di ufficio;
Le chiediamo, in qualità di Difensore Civico Regionale, di promuovere e sollecitare la Giunta Regionale e gli Organismi preposti ( Presidente Osservatorio e Presidente 3° Commissione Consiliare Permanente ) affinché:

SI IMPEGNI:

1) A far avviare il percorso per redigere, nel termine massimo compreso come accomodamento ragionevole (riferimento Convenzione ONU) di uno o due anni, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche nei Comuni Umbri (P.E.B.A – legge 41/86 art.32 comma 21 e comma 22);
2) A promuovere ed incentivare, con forme di sostegno anche economiche, quei Comuni che intenderanno iniziare l’iter della realizzazione del suddetto Piano e l’applicazione della relativa legge, immettendo capitoli di spesa da stanziare nei bilanci annuali e nei successivi correlati bilanci pluriennali (come già accade in altre regioni, ad esempio Veneto e Toscana);
3) A monitorare costantemente il lavoro delle Amministrazioni Comunali Umbre riguardo alla redazione dei Piani, avvalendosi anche del sostegno dell’ANCI Regionale attraverso i suoi Uffici e le sue Commissioni, coinvolgendo le Associazioni delle persone con disabilità del territorio di riferimento;
4) A garantire l’approvazione e l’adozione, in un termine ragionevole da concordare con le singole Amministrazioni comunali, delle pratiche per l’adozione dei Piani sopra richiamati.
Gli scriventi
SI RISERVANO:
ogni azione di controllo sociale – anche facendo ricorso all’azione politica attraverso le varie rappresentanze presenti nel Consiglio Regionale – sia sulla tempestiva redazione del richiamato P.E.B.A., sia sulla destinazione dei fondi statali vincolati allo scopo, sia sullo stato di avanzamento dei lavori.
Confidando in un’attenta e positiva valutazione della presente, disponibili anche a fornire utile collaborazione se ritenuta necessaria, le suddette Associazioni indicano nelle persone dei Sig. CARLO REALI e Sig. RICCARDO LUCACCIONI i referenti per ogni ulteriore contatto.

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