“Oggi tutte le istituzioni hanno osservato un minuto di silenzio in ricordo delle persone scomparse per Covid in Italia e anche Città di Castello ha voluto aderire a questa iniziativa importante, avendo pagato purtroppo un tributo pesante alla pandemia”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha messo in rilievo nella comunicazione odierna sulla situazione dell’emergenza da Covid-19 “l’importanza dell’istituzione da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella della giornata in ricordo delle vittime del Covid-19, come monito per il futuro”.
“Pochi giorni fa abbiamo ricordato il primo deceduto per Covid-19 in Umbria, l’amico Ivano Pescari, e a distanza di un anno da quel triste episodio abbiamo pianto un giovane ingegnere tifernate di 51 anni, a testimonianza di come il Coronavirus colpisca tutte le fasce d’età, tutte le generazioni e tutte le categorie, tant’è che sono oltre mille le persone scomparse nella nostra regione ed è un numero altissimo, tra i più elevati in Europa e nel mondo, quello dei morti in Italia”, ha detto il primo cittadino, evidenziando come “nessuno dodici mesi fa avrebbe immaginato quello che sarebbe accaduto nel nostro Paese, nel mondo occidentale, nel quale la medicina, la sanità, la scienza sembravano aver quasi raggiunto livelli di perfezione”. “Purtroppo la circolazione del virus resta intensa nel nostro territorio, anche per la maggiore capacità di propagazione della variante inglese, che colpisce fasce d’età giovani e giovanissime, continuando a interessare interi nuclei familiari”, ha osservato Bacchetta, riferendo dei 17 nuovi positivi e degli undici guariti di ieri.
“Non è un segnale incoraggiante che i casi di contagio continuino a essere superiori alle guarigioni – ha rilevato il sindaco – questo non fa altro che ribadire che dobbiamo tenere la guardia altissima”. “Mi arrivano invece continue segnalazioni di violazioni dei divieti e questo non va bene”, ha rimarcato Bacchetta, aggiungendo: “non siamo in uno stato di polizia e comprendiamo che a nessuno piaccia subire queste restrizioni, anche perché siamo tutti stanchi, ma dobbiamo stare molto attenti, continuare a tenere duro, perché, dopo la recente vicenda AstraZeneca e le polemiche che hanno accompagnato la sospensione della somministrazione delle dosi, sembra che tutto stia rientrando e che le vaccinazioni potranno riprendere in maniera spedita”. “Come ci dicono gli scienziati con la vaccinazione di massa il tasso di positività diminuirà drasticamente – ha spiegato il primo cittadino – per cui dobbiamo resistere e continuare a rispettare le prescrizioni finché saranno necessarie”. A questo proposito Bacchetta ha preso posizione sul permanere della chiusura delle scuole.
“Abbiamo sempre detto che saremmo molto lieti di poterle riaprire tutte, dagli asili nido agli istituti superiori, perché sappiamo bene quali difficoltà e problemi affrontino quotidianamente i ragazzi e le loro famiglie, tuttavia ci dobbiamo attenere ai parametri che ci trasmette l’Usl Umbria 1 relativi al quoziente di positività, perché saremmo degli incoscienti se non lo facessimo”, ha chiarito il sindaco. “Speriamo quanto prima di poter riaprire le scuole, ma non dipende assolutamente da noi questa decisione, bensì dai parametri scientifici sull’andamento del contagio che ci vengono trasmessi sistematicamente”, ha concluso Bacchetta.