Raccolta Civica: “A quando il museo e dove?”. Interrogazione di Tiferno Insieme. Rassicurazione di Tofanelli sul rientro dei reperti da Perugia

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Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, nella seduta di lunedì 26 aprile 2021 del consiglio comunale di Città di Castello, ha chiesto informazioni sulla Raccolta civica e la sua possibile organizzazione museale. In particolare Vincenti ha chiesto se “l’Amministrazione abbia promosso tutte le iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio archeologico tifernate e ad individuare come sede definitiva di esposizione, dove ricollocare ed esporre i reperti che fanno parte del patrimonio archeologico nella disponibilità del comune. Chiediamo di organizzare e promuovere iniziative didattiche da sottoporre alle scuole locali, seminari e conferenze a tema sulla storia del territorio con l’auspicabile patrocinio della Soprintendenza Archeologica della nostra Regione, il recupero del patrimonio disperso, con il rientro a Città di Castello dei reperti attualmente esposti in altri siti”.


“Dalla fine degli anni ‘60 a Città di Castello l‘Associazione Protostorica e la Raccolta Civica accumularono una ricca collezione di reperti rari che decisero di donare alla città il frutto di queste appassionate ricerche, per cui tutto il patrimonio confluì organicamente nella Raccolta Civica, collocata nei locali a pianterreno di Palazzo Vitelli a S. Egidio. La storia della collezione è la storia di appassionati che in prima persona si spesero per la ricerca e il ritrovamento dei reperti. Dopo una stagione di entusiasmo ci su un periodo di abbandono e forse di disinteresse verso il patrimonio archeologico, nel tempo ha prodotto gravi conseguenze sulla tutela dello stesso patrimonio archeologico tifernate ha favorito la dispersione, a favore di altre realtà dove intelligentemente, i nostri reperti di valore hanno arricchito le raccolte civiche, anche fuori regione. Un pregevole mosaico romano rinvenuto nel centro storico della città, oggi risplende nella città di Gubbio, mentre gli straordinari reperti rinvenuti nella zona di Trestina/Fabbrecce alla fine del XIX secolo, costituiscono una delle sezioni di maggiore interesse del Museo Archeologico di Cortona. Non solo, ma alcuni dei reperti di maggior pregio (bronzetti rinvenuti nel territorio Tifernate), dopo l’esposizione in Pinacoteca come raccolta Civica, sono stati esposti dalla Sovrintendenza al museo civico di Perugia.

Una proposta culturale di questo tipo, se adeguatamente sostenuta, andrebbe a costituire sicuramente un fiore all’occhiello per la città, a completamento del panorama museale che già propone spazi dedicati all’arte sacra, alla pittura medievale e rinascimentale e all’arte moderna, con i richiami specifici alla storia più antica e soprattutto alla preistoria del nostro territorio. L’amministrazione comunale ha annunciato pubblicamente positive disponibilità per l’uso di locali, funzionali per un percorso espositivo e anche adeguati alle misure di sicurezza, richieste dalla sovrintendenza e da qui l’interrogazione sui tempi e i progetti a breve scadenza”. Vincenzo Tofanelli, assessore alla Cultura, ha spiegato: “Abbiamo deciso per valorizzare lo stato di questi reperti di posizionarli nella Manica lunga e stenderli sui tavoli ma il Covid ha rallentato tutto. Oggi sono ancora lì e alcune esperti hanno confermato il pregio dei reperti, alcuni avevano bisogno di un restauro da parte di Dipartimenti universitari specifici. La convenzione attualmente non viene ratificata perché il Rettore ha detto che sarà l’Ateneo con un impegno specifico a provvedere. Quindi dovremmo verificare la nuova convenzione e se ci sarà bisogno, fare un nuovo passaggio in Giunta. Il seguito è scrivere alla Soprintendenza per l’autorizzazione alla sede della Manica lunga o trovare un altro sito. E’ stata interpellata anche la direttrice del Polo archeologico di Perugia facendo presente che c’è una lettera risalente a quanto 9 reperti sono stati appoggiati temporaneamente a Perugia perché tornino a Città di Castello.

Se faremo il museo ci verranno restituiti. Continuerò a lavorare a questo progetto e voglio ringraziare tutti coloro che si sono impegnati in questa direzione”. Nella replica il capogruppo di Tiferno Insieme Nicola Morini ha detto: “La nostra iniziativa era tesa a tenere alta l’attenzione sulla Raccolta Civica e devo l’onore delle armi a Giunta e maggioranza, perché la prima sollecitazione è venuta dal Centrosinistra e dal consigliere del PD Luciano Tavernelli. Sono contento che i reperti ora a Perugia potranno ritornare. Ce lo dobbiamo meritare realizzando il museo e spero che presto torneranno anche quelli di Fabbrecce. Mi spiace perché Tofanelli non taglierà il nastro dell’iniziativa, anche se è da inizio mandato che portiamo in evidenza la questione aperta della Raccolta civica. Che l’Ateneo si impegna in prima persona è un passo indietro e due avanti. Non so quale sia il livello del finanziamento. Si era parlato anche di bacheche e elementi espositivi adatti, che attualmente non sono nella disponibilità del comune”.

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