Le donne operate al seno simbolo di ripartenza dell’attività dell’Associazione Altotevere Contro il Cancro: nelle acque del Tevere torna il “Dragon boat” in collabotazione con il Canoa Club Città di Castello

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“Le donne operate al seno sono un simbolo della ripresa del mondo del volontariato dopo i mesi più duri della pandemia: nelle acque del Tevere tornerà il ‘Dragon boat’, la speciale canoa utilizzata per la riabilitazione delle pazienti oncologiche, grazie alla collaborazione tra Associazione Altotevere Contro il Cancro, gruppo Ama Farfalle, Regione, Federazione Italiana Canoa-Kayak, Canoa Club Città di Castello e Usl Umbria 1, che con il Comune cinque anni fa lanciarono il progetto insieme al Comitato umbro del Coni e oggi riprendono un’attività che parla di speranza, fiducia e voglia di vivere”.

Il vice sindaco Luca Secondi e l’assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini sottolineano così “il bellissimo segnale di ripartenza che viene dai volontari dell’AACC, espressione di quella parte di comunità tifernate sempre in campo per il prossimo, che nel post-Covid 19 torna finalmente a rioccupare gli spazi della vita sociale all’insegna della solidarietà, dello sport e dalla salute”. Nella sala del consiglio comunale il presidente dell’AACC Italo Cesarotti ha chiamato a raccolta insieme alla vice presidente Daniela Belsoli, portavoce del gruppo Ama Farfalle, i rappresentanti istituzionali e il presidente del Canoa Club di Città di Castello Sandro Paoloni per annunciare la ripresa dell’attività pubblica del sodalizio proprio a partire da dall’esperienza del “Dragon boat”. “Ritorniamo in campo dopo un’annata difficile, che ha limitato le nostre possibilità, ma non ci ha impedito di stare vicino ai reparti di Oncologia, Senologia, Radioterapia e Radiologia dell’ospedale di Città di Castello, ai quali abbiamo fatto donazioni di presidi sanitari insieme ad altre associazioni del territorio, mentre all’Unità Operativa di Ginecologia-Ostetricia abbiamo consegnato un colposcopio di ultima generazione”, ha dichiarato Cesarotti, rendendo nota “la riapertura della sede al Centro Le Grazie, nel quartiere San Giacomo, il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30; la ripresa del servizio di trasporto regionale ed extraregionale per i pazienti oncologici, che è molto richiesto; la riattivazione di esperienze importanti come quella della riabilitazione per le donne operate al seno, insieme al gruppo Ama Farfalle e con la disponibilità del Canoa Club”.

Nel ringraziare l’amministrazione comunale per il sostegno e la vicinanza, il presidente dell’AACC ha anche ricordato l’ideatrice del progetto “Dragon boat” Rossella Cestini, presente insieme ad alcune volontarie del gruppo Farfalle e al dottor Giancarlo Martinelli. “Tra i primi appuntamenti pubblici dell’AACC ci sarà la campagna “Il seme della solidarietà – 5 X mille” in programma sabato 26 e domenica 27 giugno nelle piazze dell’Alta Valle del Tevere, mentre a settembre, non appena saranno stati ultimati i cicli vaccinali dei volontari, riprenderà l’attività nel bunker per la radioterapia all’ospedale tifernate”, ha aggiunto Cesarotti, preannunciando che “con il gruppo Ama Farfalle saremo protagonisti anche del nuovo organismo ‘Insieme! Umbria Contro il Cancro’, rappresentativo di 14 associazioni regionali che si sono unite a supporto del miglioramento dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali”. “Il Dragon boat è una cura fisica e psicologica, per cui poter tornare di nuovo a solcare il Tevere è davvero una bocca d’ossigeno, una felicità assoluta, per tante donne alle prese con il tumore del seno”, ha spiegato la vice presidente dell’AACC Belsoli, segnalando che “l’opportunità di pagaiare in acqua, così importante dal punto di vista riabilitativo, sarà aperta anche a pazienti con altre patologie, ma anche a quelle persone amiche e confidenti che ci sono state vicine nel momento della malattia”. Alle donne e a coloro che le seguiranno nell’imbarcazione il Canoa Club Città di Castello metterà a disposizione cinque ex atleti che faranno da timonieri, garantendo la sicurezza necessaria in acqua.

“La cosa più bella è ripartire, riprendere un’esperienza bellissima anche per noi, che possiamo aiutare a tornare alla vita donne che hanno attraversato una vicenda personale molto delicata e che grazie al ‘Dragon boat’ fanno squadra, si sostengono a vicenda e affrontano insieme le difficoltà della riabilitazione con grande forza, ma anche con il sorriso”, ha detto il presidente Paoloni, accompagnato nell’occasione da due timonieri dell’imbarcazione, rimarcando “l’orgoglio, la soddisfazione e il piacere di poter dare il nostro contributo”.

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