Dall’altare alla piattaforma digitale: messa e benedizione “hi-tech” di fedeli, telefonini e tablet per San Biagio protettore della gola. Diretta facebook domenica 6 Febbraio

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Don Giorgio Mariotti: “il vaccino è la prima ed unica tutela e difesa della salute ma la nostra iniziativa ora più che mai di stretta attualità” – Diretta facebook domenica 6 Febbraio
Dall’altare alla “piattaforma” digitale. Anche quest’anno la tradizionale benedizione “hi-tech” di telefonini, computer, tablet, profili social ed altri ritrovati della tecnologia indispensabili soprattutto in questo momento di pandemia non sarà in presenza ma in modalità “streaming” con diretta facebook. Il Covid con le sue impietose statistiche ha indotto il parroco “cybernauta” don Giorgio Mariotti, titolare di una vasta fetta di diocesi che comprende, Nuvole-Lerchi-Piosina-Astucci (ideatore sei anni fa di questa iniziativa unica in Italia) ad evitare assembramenti in chiesa ed optare per la più sicura forma digitale della santa messa e benedizione dei fedeli, delle loro gole e vie respiratorie in particolare, domenica 6 Febbraio in occasione della Festa di San Biagio (venerato dai fedeli per la cura dei mali fisici e della gola). L’annuncio è stato postato direttamente dal parroco “hi-tech” sul profilo facebook dove verrà trasmessa la santa messa e la benedizione, https://www.facebook.com/Parrocchia-di-nuvole-443566649036674 con tanto di significative considerazioni. “Cari amici – scrive Don Giorgio – ripartiamo anche quest’anno 2022 con le varie feste parrocchiali. La prima che incontriamo nel calendario è la festa di san Biagio, a Nuvole. Conosciamo il santo medico e martire dell’Anatolia, vissuto tra il terzo e quarto secolo. Era Vescovo di Sebaste. Durante una persecuzione dei cristiani lui fu arrestato e condotto alla decapitazione. Nel tragitto che lo portava al martirio, una donna gli si fece incontro e gli presentò il figlio che stava per morire soffocato. Il Santo pregò ponendo le mani sopra di lui e subito il bambino respirò, guarito. Da questo episodio prese il via la devozione nel popolo cristiano di pregarlo contro ogni forma di mal di gola. Anche oggi, soprattutto a motivo della pandemia da covid – 19, in cui il virus scende dalle vie respiratorie negli alveoli polmonari, la benedizione della gola diventa importante. Essa non sostituisce il vaccino – precisa ancora il sacerdote – che è conquista della scienza e dono di Dio, ma ravviva la fede e, nell’invocazione, ci dispone a compiere la volontà del Signore. Possiamo chiamarlo: ”Il Vaccino della Benedizione”. Nella nostra parrocchia abbiamo mantenuto questa devozione, ma da sei anni l’abbiamo anche, possiamo dire, “aggiornata”. Chiediamo l’intercessione di san Biagio perché il Signore benedica la nostra gola da ogni male, anche da quelli eventualmente procurati dai nuovi mezzi di comunicazione, come i cellulari, il cui uso improprio ed eccessivo può essere causa di diverse patologie. Inoltre, la festa di san Biagio può essere l’occasione per ricordare che ognuno di noi è una unità profonda di materia e spirito, di corpo e di anima. La benedizione, dunque, riguarda principalmente la nostra interiorità e le nostre scelte, nella consapevolezza che le malattie dello spirito possono essere più gravi di quelle del corpo.
Quante falsità oggi “soffocano” i nostri fratelli! Le parole negative, i giudizi maligni, i falsi messaggi, i finti perdoni, la pace proclamata, ma non perseguita e pagata di persona, creano disagio, portano turbamento, scavano divisioni, offendono Dio e gli altri. In questa situazione di confusione in cui siamo immersi e forse feriti, chiediamo l‘intercessione di san Biagio perché il Signore ci guarisca da questi possibili danni e ci preservi da tutti i mali, del corpo e dello spirito, in maniera da portare nel mondo il solo messaggio che vale, quello della pace.” Riparte con questa festa anche il concorso “Cellulari e Buone Notizie”. Le Buone Notizie. L’associazione Rose di Gerico, anche quest’anno, continuerà ad offrire la sua preziosa collaborazione. I termini e le modalità del concorso sono specificati nel volantino.” Saluti e benedizioni a tutti, conclude Don Giorgio Mariotti, ex-commerciante che, 14 anni fa, a 59 anni, ha deciso di indossare gli abiti sacri.

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