L’Associazione Chiese Storiche ha commissionato alla Bottega Tifernate la copia del quadro “ Adorazione dei Pastori”, che Luca Signorelli realizzò nel 1496 per la chiesa di San Francesco.

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Il “Signorelli” ritrovato. L’Associazione Chiese Storiche ha commissionato alla Bottega Tifernate la copia del quadro “ Adorazione dei Pastori”, che Luca Signorelli realizzò nel 1496 per la chiesa di San Francesco. Lo staff della Bottega Tifernate, sotto la supervisione di Stefano e Francesca Lazzari ha già iniziato la lavorazione dell’opera. La parrocchia di San Francesco ha inviato al FEC (Fondo Edifici di Culto) la richiesta di autorizzazione per rimettere una copia del dipinto nel luogo per il quale era stata pensata e poi realizzata dal Maestro. Il quadro (215×170,2 cm) firmato “LVCE. De Cortona. P.O.”, è databile intorno al 1496. E’ un dipinto a olio originariamente su tavola trasportato poi su tela, che molto probabilmente era posto sull’altare di fronte allo Sposalizio della Vergine di Raffaello. Probabilmente fu la seconda opera realizzata dal Signorelli a Città di Castello, dopo l’Adorazione dei Magi ( ora a Parigi al Louvre). Vasari descrisse l’opera dipinta con “disegno e amore”.

Signorelli si ispirò all’ episodio della natività prendendo come fonte il Vangelo di Luca (2,1-16), che inizia con il decreto di censimento dell’imperatore Cesare Augusto. Al centro dello sfondo l’artista mostra persone riunite sotto un portico, in cui si nota Augusto – o un suo delegato- che siede dietro una fila di persone incaricate di censire: gli individui venuti a registrarsi. Dopo la formazione dell’Unità d’Italia, che portò alla soppressione degli ordini religiosi e alla confisca dei beni, il dipinto fu venduto e passò in varie mani finché nel 1882 venne acquistato dalla National Gallery, ove si trova attualmente. Luca Signorelli lavorò molti anni a Città di Castello e dipinse molte opere, di queste sono rimaste solo “Il Martiro di San Sebastiano” e lo stendardo processionale di San Giovanni, entrambi conservati nella Pinacoteca di Città di Castello.

“Riportare” l’Adorazione dei Pastori” nell’edificio di culto in cui fu realizzato dal Maestro – precisa Paolo Bocci, Presidente dell’Associazione “Chiese Storiche” – ci sembra una iniziativa che fa memoria di un passato glorioso, ma proietta la città in una dimensione attuale che guarda alla bellezza come insegnamento per le generazioni future e come modello per ripartire, dopo la pandemia. Ma non solo, tale iniziativa potrebbe permettere ai visitatori della nostra valle di ammirare un capolavoro – in una copia molto fedele- attualmente visibile solo a Londra, con risvolti potenzialmente positivi anche sul settore del turismo, tenendo anche conto che – conclude Bocci – nel 2023 ci saranno celebrazioni in onore di Luca Signorelli ricorrendo i 500 anni della morte”.

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