Rifondazione comunista dell’Umbria: Costruire ad Assisi, città della Pace, una convention mondiale per rideterminare la pace tra Russia e Ucraina

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In apertura del suo VII Congresso Regionale che si è tenuto il 3 Aprile a Villa Redenta di Spoleto il primo pensiero è andato al compagno Gianluca Graciolini, già amministratore e dirigente del nostro partito, da sempre vicino agli ultimi e impegnato nelle lotte sociali. Alla famiglia va il nostro più sentito e profondo cordoglio.

Gianluca è stato un compagno importante e generoso, un comunista che con competenza e sincerità ha sempre creduto nel pluralismo democratico e nell’unità della sinistra. Un esempio per tutte e tutti coloro che lottano per la pace, per l’uguaglianza e per la giustizia sociale

Il congresso è proseguito poi come momento di unità e di rilancio che ha visto la partecipazione di trentuno tra delegate e delegati da tutte le città della Regione che ha chiesto, per un tempo determinato fino alla conferenza di organizzazione che verrà svolta entro qualche mese in Umbria ed in tutte le Regioni, ai due segretari provinciali di coordinare unitariamente il gruppo dirigente regionale.

Andrea Ferroni e Lorenzo Carletti garantiranno quindi la ripartenza politica ed organizzativa del Partito. Agli organismi eletti al congresso spetta il compito di garantire l’organizzazione ed il dispiegamento del lavoro politico, con responsabilità, orgoglio, dedizione.

Una scelta inedita e coraggiosa, seppure necessaria a rideterminare un nuovo gruppo dirigente che sia sintesi e conclusione di un processo riorganizzativo e di rinnovamento su cui Rifondazione Comunista dell’Umbria lavora da mesi.

La sfida è quella di costruire un movimento nelle città ed a livello regionale che  aggreghi sui temi sociali e del lavoro, delle vertenze industriali ed ambientali, nelle vicende che riguardano istruzione e cultura, le politiche giovanili e di inclusione, i nodi che riguardano la distribuzione delle risorse del PNRR.

Faremo del nostro impegno attivo uno strumento per ridestare fiducia e credibilità nella politica e nell’idea concreta di un socialismo del XXI secolo, per un’alternativa sia al populismo sovranista sia al liberismo riformista, due facce del pensiero unico che trovano piena sintesi nel sostegno al Governo Draghi.

L’impegno di Rifondazione è costruire il polo politico dell’ alternativa al “partito unico liberale” costruire la Sinistra di classe e del lavoro e non ammucchiate fintamente contrapposte che giocano all’alternanza e poi trovano nel Governo del banchiere Draghi uno spazio di sistemazione e di mutuo riconoscimento con la destra.

Siamo in campo per costruire un’alternativa al governo delle destre che sta progressivamente e definitivamente desertificando e sminuendo il nostro territorio, rendendolo isolato, impoverito e assoggettato ad una ricomposizione dei servizi e delle competenze su scala regionale sempre più subordinata al potere economico privato ed alla logica accentratrice e regionalista che, negli anni, ha permesso una pesantissima estrazione di valore da questo territorio che va interrotta e rovesciata.

Su questi temi intendiamo costruire la più ampia interlocuzione possibile, consapevoli che solo attraverso l’unità delle forze sociali e politiche per l’alternativa sia possibile rideterminare un idea di governo delle città e della Regione coerente con l’identità e la storia del nostro territorio.


Continueremo e rilanceremo da subito con la mobilitazione generale contro il carovita e l’aumento delle bollette. Contro la guerra e la pericolosa torsione bellicista impressa dal Parlamento e dal complesso mediatico. Per la pace, la cessazione delle ostilità attraverso un accordo equo e per il riconoscimento dell’autonomia delle Repubbliche del Donbass.

Nello stesso tempo continueremo a fare opposizione al governo delle destre a trazione leghista, i cui disastri sulla gestione della sanità, sulle politiche ambientali, sociali e del lavoro sono sotto gli occhi di tutti. Occorre impedire il riassetto istituzionale a trazione federalista: l’autonomia differenziata oltre ad essere un processo eversivo della centralità democratica e statale rappresenta per l’Umbria un ulteriore contrazione nella garanzia sociale ed economica verso i cittadini ed i lavoratori.  

Siamo convinti che sia necessario praticare l’opposizione e costruire l’alternativa per aprire un percorso di discussione con le forze politiche e sociali della sinistra nel paese e in Umbria. Contro Tesei, contro Draghi.

In chiusura il Congresso Regionale di Rifondazione Comunista propone la città di Assisi, città della Pace, come luogo fisico dove poter organizzare un incontro Istituzionale tra Russia ed Ucraina per poter interrompere immediatamente le ostilità.

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