Città di Castello: Celebrato stamattina il 78° anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti

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Nelle celebrazioni del 78° anniversario della fucilazione, le analogie con la guerra in Ucraina della vicenda personale di Venanzio Gabriotti si sono intrecciate con il significato della resistenza, con i valori della pace e della libertà. Come ha ricordato il presidente dell’Istituto di Storia Sociale e Politica a lui intestato, Alvaro Tacchini, “Gabriotti pagò con l’esecuzione sul greto del torrente Scatorbia i festeggiamenti con i partigiani dei giorni precedenti a Pietralunga per l’avvenuto lancio da parte degli alleati delle armi e dei rifornimenti per combattere l’invasore tedesco”. Una circostanza che ha fatto correre il pensiero dei presenti proprio a quanto sta accadendo da mesi nel conflitto ucraino.

“Oggi ci dobbiamo ricordare tutti di quanto sia importante avere la pace nel cuore e la libertà nella testa”, ha dichiarato il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, intervenendo stamattina con il Gonfalone alla commemorazione promossa dal Comune, dall’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti e dalla sezione tifernate dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Il primo cittadino ha preso parte alla cerimonie di nuovo aperte alla partecipazione pubblica dopo due anni di pandemia insieme al nipote di Gabriotti, Giorgio Pellegrini, presente con la moglie Lucia, ad alcuni componenti della giunta, al vice presidente del consiglio regionale Michele Bettarelli, a consiglieri regionali e comunali, ai rappresentanti locali dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri e dell’Associazione Nazionale dei Bersaglieri, alle autorità civili e militari. Dopo la messa officiata presso la cappella del Famedio del cimitero monumentale da don Andrea Czortek, i canti e le riflessioni degli studenti della scuola primaria di Riosecco e della scuola primaria di San Filippo hanno accompagnato insieme al suono della tromba della Filarmonica Puccini le commemorazioni sul cippo lungo il torrente Scatorbia e davanti alla torre civica di piazza Gabriotti per la deposizione delle corone di fiori, che sono state lasciate oltre che nel cimitero monumentale, anche nella casa in via San Florido e lungo viale Vittorio Veneto. “La voglia di pace è tanta”, hanno sottolineato Alvaro Tacchini e la presidente dell’Anpi Anna Maria Pacciarini in riferimento al sentimento condiviso a cui hanno dato voce i bambini.

“Nel difficile scenario internazionale in cui ci troviamo – hanno osservato Tacchini e Pacciarini – la vicenda di Gabriotti evoca fortemente il rapporto tra pace e guerra, la drammatica scelta dei nostri partigiani di combattere per riconquistare la libertà che è possibile solo in un mondo in pace”. Le celebrazioni del 78° anniversario della fucilazione di Gabriotti si concluderanno domani, martedì 10 maggio, presso la Sala 43 della Biblioteca comunale Carducci. A partire dalle ore 10.00 si svolgerà la premiazione del concorso rivolto alle scuole dall’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti, che quest’anno ha avuto per tema “Vecchi mestieri vanno scomparendo e lasciano il posto ad attività sempre più innovative. Fai una indagine sul tuo territorio che confermi questa trasformazione ormai in atto da tempo”.

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