Il cordoglio delle istituzioni per la scomparsa del cavalier, Antonio Fiorucci, il “sarto”, punto di riferimento del volontariato sociale, instancabile promotore di iniziative e raccolta fondi per l’ospedale e la sanità e cultore delle tradizioni secolari come la “Tombola di San Bartolomeo”, la sua “creatura”.

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“Ci ha lasciati ieri sera, il cavaliere Antonio Fiorucci, un tifernate “doc”, una persona perbene, innamorata della sua citta’ e delle tradizioni con una grande propensione verso il prossimo che ha esercitato per gran parte della sua vita, fondando e poi guidando per tanti anni, 27, l’associazione cardiopatici “Amici del Cuore” che si è sempre distinta per numerose iniziative di volontariato, raccolta fondi e donazioni in favore dell’ospedale e della sanità locale. Profondo cultore delle tradizioni e delle ricorrenze cittadine ha contribuito con orgoglio a riportarne in auge alcune assai sentite dalla popolazione come la Tombola di San Bartolomeo vera e propria sua creatura che condivideva con le istituzioni e le altre associazioni di volontariato. Una eredità importante che tutti noi in sua memoria dovreno preservare e valorizzare negli anni”.

E’ quanto ha dichiarato oggi il sindaco, Luca Secondi, nell’esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa del cavalier, Antonio Fiorucci, “poliedrico personaggio che animava con il suo sorriso, garbo e signorilità, tante giornate in piazza e negli angoli più caratteristici del nostro bellissimo centro storico di cui è era fiero e attento osservatore”. Al cordoglio del sindaco si unisce anche il Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Bacchetta, che lo ricorda con “amicizia, stima ed affetto”. Il cavalier Antonio Fiorucci, maestro artigiano di sartoria ed eleganza, stilista sopraffino, era per tutti i tifernati il “motore” e la “guida” dell’associazione cardiopatici alta valle del tevere “Amici del Cuore”, più di mille iscritti, che ha fondato oltre 30 anni fa. Era infatti il 2 marzo 1991, quando davanti al notaio Fulvio Fiori, otto tifernati, fra cui Fiorucci, la fondarono per “alleviare e prevenire le condizioni di disagio che i cardiopatici affrontano anche dal punto di vista psicologico”. Fiorucci aveva ricoperto con grandi capacità e impegno anche il ruolo di consigliere nel Cda della Asp “Muzi

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