Oltre ventimila presenze ai Musei Burri: prorogata al 13 novembre la mostra “La Luce del Nero” 

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Un anno importante per la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri che in soli cinque mesi conta l’ingresso nelle due sedi museali di oltre ventimila persone.
Sono state, per la precisione, 20461 le persone che dal 12 marzo, anniversario di nascita del maestro tifernate Alberto Burri e giorno della riapertura della sede museale degli Ex Seccatoi del Tabacco dopo gli importanti lavori di ammodernamento, hanno visitato i musei di Città di Castello. Più nello specifico 17961 sono stati i visitatori delle due sedi, di cui 2250 solo nella settimana di Ferragosto. Turisti per lo più italiani che da Nord a Sud hanno scelto di far tappa nella città di Burri per visitare le due sedi espositive a lui dedicate, ma anche numerosi gruppi provenienti dalla Francia, dall’Olanda, dalla Germania e dall’Inghilterra.


Ma i numeri non finiscono qui: oltre 2500 sono stati i biglietti strappati per gruppi, per lo più di scuole di ogni ordine e grado, docenti, personale specializzato e disabili, che hanno raggiunto la sede degli Ex Seccatoi del Tabacco per visitare esclusivamente la mostra “La Luce del Nero”, concepita con criteri di inclusività e inaugurata lo scorso 14 aprile.
Infatti, oltre a ripercorrere l’iter artistico di Alberto Burri attraverso le opere esposte nella sale del quattrocentesco Palazzo Albizzini e nei rinnovati spazi degli Ex Seccatoi del Tabacco, i visitatori hanno avuto anche l’occasione di ammirare la mostra dal titolo “La Luce del Nero”, realizzata nell’ambito del programma Europa Creativa con il progetto “Beam Up” (Blind Engagement in Accessible Museum Project), che affronta in chiave internazionale e inclusiva il tema dell’accessibilità dell’arte contemporanea per il pubblico con disabilità visiva.


“Una mostra tutta da toccare!”: così la definiscono gli stessi visitatori. Curata dal Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Bruno Corà, la mostra offre la possibilità, estremamente rara, di poter interagire direttamente con le opere che si osservano, quelle dei grandi artisti del ‘900 che hanno affrontato lo studio del “colore non colore”, il nero: insieme a Burri hanno realizzato opere elaborate col nero anche artisti documentati in mostra, come Agnetti, Bassiri, Bendini, Castellani, Fontana, Hartung, Kounellis, Lo Savio, Morris, Nevelson, Nunzio, Parmiggiani, Schifano, Soulages e Tàpies. L’elemento aggiuntivo che si trova in questa mostra è la possibilità di toccare le opere, riprodotte fedelmente in scala, poste a fianco delle originali. Nadia Bredice e Deborah Trementozzi, entrambe non vedenti, che hanno collaborato alla realizzazione della mostra in collaborazione con la Fondazione Burri e Atlante Servizi Culturali, hanno guidato circa 160 i visitatori, vedenti e non, in un percorso emozionante e unico.
Tanto l’entusiasmo attorno a questa iniziativa artistica, oltre alle numerose richieste, al punto che è stato deciso di prorogare i tempi di esposizione: la mostra sarà visitabile pertanto fino al 13 novembre 2022.


Una continua rinascita, dunque, per l’arte di Burri che vede uscire dalle sedi museali persone innamorate della sua arte, della sua storia e di quella dell’arte contemporanea.
Le sedi espositive di Palazzo Albizzini e degli Ex Seccatoi del Tabacco sono aperte dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30, sabato, domenica e festivi con orario continuato dalle 10 alle 18. Per prenotare la propria visita o le visite guidate, contattare il servizio biglietteria, attivo dal martedì alla domenica negli orari di apertura delle Collezioni al numero 0758554649 o tramite email all’indirizzo museo@fondazioneburri.org.

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