Nell’ultimo Consiglio comunale, richiesto dalle minoranze, centrale è stata la discussione sull’ordine del giorno a firma di Partito Democratico, M5S e Umbertide Cambia sul Piano di efficientamento e razionalizzazione della sanità regionale.
“Questo Piano svuota chirurgia, servizi specialistici e reparto di medicina”. Inizia così la nota stampa a firma delle opposizioni in Consiglio comunale, le quali hanno ribadito che “a causa di un buco da 150 milioni della sanità regionale, la Giunta Tesei corre ai ripari con un Piano di razionalizzazione senza senso. Nell’odg abbiamo chiesto certezza sui servizi sanitari, abbiamo chiesto di modificare il Piano di efficientamento della rete ospedaliera e il piano sanitario regionale.” E ancora: “Abbiamo chiesto di difendere tutti insieme il diritto alla cura e alla salute degli umbertidesi, un aumento del personale medico e infermieristico, il potenziamento del pronto soccorso. La soluzione che prospettiamo è quella dell’unico presidio ospedaliero di Umbertide-Città di Castello con i suoi due stabilimenti, nei quali potrà operare anche il nuovo ospedale di comunità, diversificando servizi, attività e processi.”
“In questo modo si danno le garanzie su medicina e Rsa, e sulla chirurgia che, oltre ad essere un’eccellenza del settore plastico-ricostruttivo, deve sviluppare una chirurgia specialistica (otorino, oculista, ortopedia) funzionale ai bisogni dei cittadini.”
“Pensavamo di difendere tutti insieme il nostro ospedale e i nostri servizi, senza divisioni e senza mettere bandierine ma – affermano i consiglieri – niente da fare. La Lega, Fdi e gli altri di maggioranza hanno bocciato ogni proposta e sono sordi ad ogni richiesta di collaborazione, anche quando in gioco c’è la salute degli umbertidesi.”
“Ma non ci arrendiamo. È ora di essere uniti come umbertidesi, di avere una voce sola: sulla difesa della sanità pubblica e sul diritto alla cura c’è in ballo l’idea stessa di città, una città solidale che non lasci indietro nessuno”