“ Rete Futuro”, questo il nome dell’accordo firmato questa mattina Dall’International Campus Patrizi Baldelli Cavallotti alla presenza dei Comuni di Città di Castello e di San Giustino rappresentati rispettivamente dall’assessore Letizia Guerri e dal sindaco Paolo Fratini con l’assessore Milena Ganganelli Crispoltoni. Un’intesa siglata con i presidi degli Istituti Comprensivi e delle Scuole Secondarie di primo Grado, Alighieri-Pascoli, Leonardo da Vinci e Alberto Burri di Trestina per le quali erano presenti Filippo Pettinari e Giuliana Leandri per la dirigente Stefania Migliorucci. Presente anche la Cooperativa Sociale la Rondine con il suo presidente Luciano Veschi.
Un accordo importante già deliberato nei consigli di istituto che rappresenta un patto all’insegna del giusto investimento delle risorse che la scuola capofila, l’International Campus, ha assegnato come fondi PNRR, investimenti importanti in parte dedicati alle fragilità dei ragazzi e che già si manifestano nella scuola primaria. Da qui un progetto destinato ai ragazzi dai 12 ai 18 anni per arginare questo fenomeno che come ha detto la dirigente Marta Boriosi sarà possibile attuare anzitutto creando “ più scuola”, ossia promuovere ulteriormente quello che rimane ancora non solo il luogo privilegiato per l’apprendimento ma un ambiente sano e di socializzazione in presenza dove trascorrere un tempo maggiore rispetto a quello del curriculo ordinario.
Saranno inoltre pensati degli spazi scuola più adatti ai nostri ragazzi, incontrandoli nel territorio dove loro si trovano, nei luoghi che frequentano abitualmente, a partire dal mondo virtuale e dei social per compensare modelli tradizionali di relazione che spesso vengono adesso sentiti come distanti o poco efficaci. Lo scopo sarà quello di riportare i ragazzi verso un mondo reale e di competenze vere e dove loro stessi potranno vivere esperienze laboratoriali anche da loro stessi proposte, come protagonisti. Come recita il PNRR sarà anche occasione per ridurre le diversità nelle competenze di base, dall’italiano alla matematica fino alla lingua straniera, con una didattica non tradizionale. A supporto di questo progetto i Comuni che potranno mettere a disposizione locali o manifestazione che attestino il lavoro svolto in verticale, dai ragazzi della scuola media fino agli studenti delle scuole superiori.